E’ quello che ha detto questa mattina il presidente dalla Fondazione Luca Romano Onlus, Giorgio Pardi, alla presentazione di una convenzione sottoscritta da Inail, Fondazione Luca Romano Onlus, Università degli Studi “G. D’Annunzio” e Aifos che intende fornire ed informare i datori di lavoro ed i lavoratori sulla rilevanza dell’uso di alcool e droghe in ambito lavorativo e sulle sue conseguenze non solo sotto il profilo clinico, ma anche sotto quello giuridico – previdenziale – assistenziale. Punto cardine del Corso è la formazione degli operatori che possano essere di sostegno alle problematiche di lavoratori con problemi di “dipendenza” da alcool o droghe. Questa attività, oltre ad integrare progetti terapeutici specifici ed eventualmente in corso, si pone il fine di incidere sulla cultura e sulle concezioni di vita degli utenti, sia ai fini riabilitativi sia con intenzioni preventive. L’attività prevenzionale si realizzerà grazie alla collaborazione di Confindustria, Concfomercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato, CIA, Confagricoltura, Cnai, Cgil, i quali hanno aderito al progetto ed inseriranno nei loro pacchetti formativi obbligatori anche lezioni facoltative.
“Si vuole mettere disposizione dell’utenza – ha spiegato il prof. Sagini dell’Univervità G. D’Annunzio – servizi particolari. Chi fa uso di certe sostanze, può esprimere un certo disagio, ma può anche far parte di un certo contesto sociale. Vogliamo mettere gli operatori nelle condizioni che venga creato un contesto in cui si possa vivere e lavorare in sicurezza. Noi vogliamo concretizzare questa azione”.
Con l’obiettivo di reclutare il personale da formare, sarà emanato un bando, rivolto ai giovani laureati in Medicina, Scienze dell’Educazione motoria, Fisioterapia, Psicologia, Scienze Sociali, Scienza della Comunicazione. I giovani laureati interessati, potranno compilare la domanda sul modulo presente sul sito della Fondazione www.fondazionelucaromano.it dal 6 febbraio al 6 marzo 2012.
“L’Inail da anni si occupa delle problematiche del lavoro – ha detto la direttrice regionale dell’Inail, Marisa D’Amario – si deve cercare di sensibilizzare anche i datori perchè la messa in sicurezza dei posti di lavoro serve soprattutto per la salute. In molte aziende artigiane è lo stesso datore che opera sul campo di lavoro, quindi è interesse dello stesso datore mettere in sicurezza i luoghi lavorativi. L’Inail ha pensato che fossa anche ora e tempo dipensare a persone che fanno uso di alcool e sostanze che alterano la psiche, secondo i sondaggi la media di età a questo proposito è sempre più bassa. Il nostro fine è che i lavoratori fossero informati di ciò che succede in ambito lavorativo. Noi abbiamo fatto un’accordo con l’Università attraverso il quale formiamo degli esperti con dei corsi obbligatori. In un certo qualmodo siamo andati oltre la prevenzione e la sicurezza. Cerchiamo di far comprendere che c’è un prima in modo che si possa lavorare in sicurezza e tranquillità. Abbiamo deciso di dare un apporto finanziario per questa iniziativa che speriamo possa avere un riscontro nell’utenza”.
Francesco Rapino