Chieti. Nulla di fatto nel secondo incontro svoltosi oggi 21 marzo fra le organizzazioni sindacali ed i vertici dell’azienda circa l’accordo da raggiungere, incentrato sugli esodi volontari.
La trattativa, alla quale erano presenti anche uditori di UBI Banca, rimane al palo. Valerio Fabi di Unisin ha espresso ai vertici il permanere di posizioni distanti: l’avvio alle trattative non può prescindere, inderogabilmente, da alcune premesse fondamentali, tra le quali la principale riguarda l’eliminazione nel testo dell’accordo del richiamo alla legge 223\91 relativa alla procedura di mobilità, nel caso non si raggiungesse un accordo sul numero di esodi richiesto dall’azienda.
Non verrà inoltre fornita la disponibilità a trattare in merito alla mobilità territoriale già ampiamente normata dal precedente accordo sindacale del dicembre 2015 e tuttora in vigore. Le parti si aggiorneranno il prossimo mercoledì 29 marzo, per tentare di raggiungere un auspicabile riavvicinamento al fine di riprendere le trattative.