Tutto ha avuto inizio sabato sera quando un allevatore ha raggiunto il capoluogo teatino dove aveva appuntamento con un acquirente per definire la vendita di quattro splendidi esemplari di pappagalli, una coppia di Ara Chloloptera e una coppia di Cacatua Galerita, dal valore complessivo di 10 mila euro. Da alcuni giorni il finto compratore teatino, utilizzando uno pseudonomo, si era proposto come un esperto del settore e via email aveva fissato l’appuntamento e pattuito il prezzo dei pappagalli, regolarmente allevati e in possesso di tutte le certificazioni veterinarie, il tutto è stato pagato con un assegno dal valore di 10 mila euro ma al momento dell’incasso l’amara sorpresa: la banca ha rifiutato il titolo poichè risultava di provenienza illecita, ma l’acquirente si era ormai dileguato. Dopo la denuncia i Carabinieri hanno ricostruito i contatti dei giorni precedenti, attraverso le mail utilizzate per lo scambio di informazioni e il numero di cellulare. L’obiettivo era quello di risalire subito al truffatore e soprattutto di recuperare i pappagalli prima che prendessero letteralmente il “volo” magari destinati a qualche collezionista senza scrupoli o rivenduti per un regalo natalizio. Individuati tutti i passaggi della truffa, i militari si sono presentati da R. D. che, colto di sorpresa, ha dapprima cercato di negare ma, una volta messo alle strette, ha deciso di collaborare. I militari hanno così ritrovato i preziosi volatili, in buone condizioni ma solo un po’ impauriti, che sono riconsegnati al legittimo proprietario, felice per la buona notizia ricevuta dai Carabinieri. Le indagini proseguono anche per verificare se quello di sabato è stato un tentativo sporadico di truffa o se si è in presenza di un mercato di vendita parallelo.