L’ultimo messaggio audio: “Sono qui senza l’aiuto del mio Stato”.
“Dj Fabo è morto alle 11,40, ha scelto di andarsene rispettando le regole, di un paese che non è il suo”. A dare la notizia è stato Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni. Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo, aveva 39 anni ed era cieco e tetraplegico dal 2014, quando rimase coinvolto in un terribile incidente stradale.
Lo scorso gennaio, dj Fabo aveva lanciato un commovente video appello dove pregava il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di intervenire per sbloccare il disegno di legge che dovrebbe regolare le scelte di fine vita; normativa bloccata in Parlamento da oltre tre anni. Nel suo appello, il 39 enne spiegava: “non sono depresso, ma non vedo più e non mi muovo più, da più di due anni sono bloccato a letto, immerso in una notte senza fine. Vorrei poter scegliere di morire, senza soffrire “.
Non ottenendo risposte concrete, Dj Fabo ha quindi deciso di rivolgersi all’associazione Luca Coscioni, che in passato era già intervenuta in casi simili. Accompagnato dal tesoriere dell’associazione Marco Cappato, Dj Fabo è quindi arrivato in una clinica svizzera, dove ha registrato il suo ultimo messaggio audio: “Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato purtroppo con le mie forze e non con l’aiuto dello Stato. Grazie a Marco Cappato per avermi sollevato da un inferno fatto di dolore”.
In Svizzera il suicidio assistito è legale; appena ottenuto il via libera da parte dei medici, Dj Fabo ha voluto subito procedere: “ha morso un pulsante per attivare l’immissione del farmaco letale: era molto in ansia perché temeva, non vedendo il pulsante essendo cieco, di non riuscirci. Poi però ha anche scherzato”, ha raccontato Cappato all’agenzia di stampa Ansa, “Ha trascorso i suoi ultimi momenti in vita con gli amici ed i familiari più stretti – continua Cappato – Fino a poco prima che ci lasciassimo, ha continuato a ringraziarmi”.
Prima di andarsene, agli amici che lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio, Dj Fabo ha detto: “Non prendetemi per scemo ma devo chiedervi un favore: mettete sempre le cinture. Non potete farmi un favore più grande”.