La riunione di questa mattina è servita per fare il punto sui lavori e i finanziamenti che concorreranno alla realizzazione sia della chiesa sia del progetto di riqualificazione complessiva del centro storico di Sambuceto, che fa parte integrante del grande disegno dell’architetto svizzero, il quale ha anche donato al Comune il progetto di una torre civica che chiuderà l’intero complesso: la prima tranche di finanziamenti della Conferenza Episcopale Italiana è stata già erogata, tanto che le fondazioni e le prime opere stanno già sorgendo nell’area di cantiere, ma ora per avere la seconda tranche occorre che ci siano altri finanziamenti concorrenti. Il Comune ha assicurato questa mattina la conferma del contributo di un milione di euro, mentre Emilio Nasuti, presidente della I Commissione consiliare (Bilancio) della Regione Abruzzo, ha confermato che la scheda Fas per 3,6 milioni di euro è in attesa solo della pubblicazione della delibera Cipe sulla Gazzetta Ufficiale.
“Di quest’opera d’arte” ha spiegato mons. Forte “ne ho parlato con due ministri dei Beni Culturali, Francesco Rutelli e Sandro Bondi, con il presidente della Regione, Gianni Chiodi e numerosi amici: ho trovato una squisita disponibilità in tutti. Come tutti sapete, Mario Botta mi ha regalato il progetto della chiesa a condizione che lui potesse incontrare la gente perché la chiesa è un’espressione del popolo di Dio presente in un territorio. Ritengo che questa sarà un’opera che esprimerà l’anima religiosa dell’intero popolo abruzzese. Tant’è che per le decorazioni interne ho chiesto a Mario Botta di indicarmi un artista abruzzese di fama: mi è stato segnalato Ettore Spalletti, autore di alcune tavole fondamentali dell’evangeliario ambrosiano, che mi ha confermato che metterà gratuitamente a disposizione la sua opera. Ora siamo al momento del come realizzare quest’opera, che costerà tra gli 8 e i 10 milioni di euro: la Cei finanzierà il 45 per cento dei costi; dal Comune, che ringrazio per la sua disponibilità, abbiamo avuto la conferma del sostegno all’opera, adesso è la volta dei comitati. Ne occorrono due: uno di imprenditori e di associazioni di imprenditori, presieduto da Dino Di Vincenzo, ed uno parrocchiale, gestito dal parroco mons. Bonifacio Mariani, fondamentale perché senza il contributo della gente la chiesa non si farà. Dobbiamo puntare su questi due grandi comitati e da oggi partirà il loro lavoro”.
Il sindaco, Luciano Marinucci, ha espresso a nome di tutta la cittadinanza il sostegno di tutta San Giovanni Teatino all’opera. “Ringrazio innanzitutto chi mi ha preceduto per aver sostenuto quest’opera e tutti gli intervenuti che stanno dimostrando un attaccamento speciale alla nostra cittadina. Questo progetto ci darà la possibilità di riqualificare in maniera decisiva il centro di Sambuceto e ringrazio in particolar modo l’arch. Mario Botta che ha voluto aderire ad una mia richiesta personale e ci ha assicurato la realizzazione della torre civica e campanaria in piazza San Rocco che abbiamo pensato come un polo della cultura con biblioteca, emeroteca ed auditorium”.
L’architetto Walter Di Renzo, direttore dei lavori, che insieme all’ing. Ezio Dante segue il progetto e il cantiere, ha specificato che l’impresa che sta lavorando sul primo lotto ha deciso di realizzare prima le strutture, in maniera tale che le infrastrutture possano essere finanziate dai Fas: intanto il primo lotto è in avanzato stato di realizzazione, con le fondazioni completate e il primo impalcato in corso di completamento.
“In base al cronoprogramma” ha detto Di Renzo “i lavori dovrebbero essere completati in tre anni. Abbiamo pensato di dare una priorità “verticale” alle opere, così da dare immediata funzionalità alla chiesa che potrebbe essere completata entro il 2013, fatti salvi l’arredo sacro e le opere di decorazione interna”.
Tra gli imprenditori presenti, che hanno assicurato il loro contributo, c’era anche Carlo Toto, patron della Air One: “Facciamo tutti uno sforzo maggiore, nonostante il momento difficile che fa tremare le ginocchia a tutti. Ritengo però che vanno chiamati tutti a fare la propria parte, anche i collegi e gli ordini professionali. Penso che la cosiddetta prima fascia di imprenditori che può fare di più in termini economici, debba effettivamente “fare di più”: una quindicina di noi potranno arrivare sperabilmente ad un milione di euro”.
Dopo il comitato di imprenditori, anche quello popolare si attiverà a breve: secondo il parroco, mons. Bonifacio Mariani, in una decina di giorni saranno raggiunti tutti i fedeli della parrocchia di San Rocco, circa diecimila, per sollecitare un contributo finanziario.