Case richiudibili, Congo le compra da azienda di Lanciano

Lanciano. Unità modulari abitative di 36 metri quadri richiudibili in 75 centimetri di spazio: è l’innovativa progettazione della Saf Design di Lanciano, di Paolo e Francesco Spoltore, azienda alla quale si è rivolto il governo della Repubblica Democratica del Congo per risolvere disagi abitativi e infrastrutturali relativi a ospedali, scuole, asili e chiese.

Il prototipo, su una commessa di mille unità modulari, è stato presentato oggi a Lanciano al ministro congolese Joseph Kokonyangi, con delega allo Sviluppo Urbano ed Edilizia Abitativa, giunto appositamente in città e ricevuto in municipio dal sindaco, Mario Pupillo, e dal presidente del Consiglio comunale, Leo Marongiu.

Assente, dopo l’annunciato arrivo, l’ambasciatore presso la Santa Sede, Jean-Pierre Hamuli Mupenda.

Pupillo ha parlato di “progetto innovativo replicabile anche per le necessità in caso di terremoti”. Paolo Spoltore ha spiegato in conferenza stampa che “la progettazione è stata una vera sfida.

I moduli abitativi sono realizzati con vari strati di metallo, legno e lana di roccia, tenendo presenti le esigenze climatiche e territoriali del Congo.

Assolutamente ecocompatibili, le unità modulari sono autosufficienti disponendo di recupero delle acque pluviali e sistemi di energia solare.

L’unità abitativa, tenendo anche conto delle escursioni termiche, assicura all’interno sempre 20 gradi centigradi. Questi moduli, ha aggiunto Spoltore, sono concepiti come i Lego. Possono infatti essere accorpati in altezza e lateralmente”.

La commessa commerciale è esclusivamente di carattere economico e non ha nulla a che vedere con politiche di solidarietà, è stato specificato.

L’incontro tra la Saf e gli amministratori congolesi è avvenuto in occasione di una fiera ad Abu Dhabi. Il ministro Kokonyangi ha voluto sottolineare “le eccellenti relazioni di cooperazione tra Italia e Congo. Siamo amici e fratelli da lunga data”.

“La questione degli alloggi per noi è fondamentale. Il problema è di tale portata che va risolto – ha sottolineato il ministro Kokonyangi in un successivo incontro a Pescara, con l’assessore della Regione Abruzzo Donato Di Matteo – Abbiamo più di 80 milioni di abitanti e c’è un’esplosione demografica.

Solo la capitale conta più di 13 milioni di residenti. Tutti i progetti, come quello di Saf Design, sono ben accetti. Il lavoro, in questo caso, è stato svolto nel miglior modo possibile e la mia firma odierna, al termine della presentazione, rappresenta l’impegno da parte del mio Paese”.

Kokonyangi ha aggiunto che “l’Italia è un Paese amico del Congo da quando il Congo è diventato indipendente; non solo buone relazioni diplomatiche, ma anche cooperazione economica non indifferente che va avanti da tempo.

Il ministro ha ricordato che è grazie all’Italia se la regione più ricca del Paese ha l’energia elettrica e se in Congo c’è un grande impianto siderurgico da cui arrivano i materiali per costruire gli edifici.

“Crediamo fortemente nell’Italia”, ha detto. Dal canto suo, l’assessore Di Matteo si è detto convinto che “con il Governo del Congo si possano aprire altri spazi di collaborazione, ad esempio sulla conservazione della biodiversità. E’ un territorio che ha grandi ricchezze e grandi potenzialità e sono felice di questo contatto”.

Il ministro, al quale l’assessore ha consegnato dei doni che rappresentano la regione, ha ringraziato, aggiungendo: “Siamo molto interessati a cooperare con l’Abruzzo e lo si può fare anche dal punto di vista turistico”.

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