Chieti. Demolita e ricostruita la gabbia toracica di un uomo di 55 anni affetto da una grave forma di necrosi del tessuto osseo. Intervento di alta specializzazione presso la Clinica Chirurgica a orientamento toracico dell’ospedale di Chieti, eseguito dall’équipe del prof. Felice Mucilli, che ha utilizzato tecniche ricostruttive evolute e materiali protesici biocompatibili su un paziente colpito da osteonecrosi.
“Oggi abbiamo straordinarie possibilità di eseguire interventi demolitivi in pazienti con patologie estese della parete toracica e del polmone – chiarisce Mucilli – grazie alle nuove tecniche ricostruttive che prevedono l’utilizzo di materiali biocompatibili. Come nel caso di quest’ultimo paziente, al quale, dopo l’asportazione del manubrio sternale e parte della clavicola e di una costola, sono state impiantate protesi in titanio e biologiche, che hanno permesso di ristabilire l’integrità anatomica”.
Questo intervento si inserisce in una già ampia casistica di 161 pazienti trattati chirurgicamente da Mucilli negli ultimi tre anni. I risultati sono più che soddisfacenti, perché confortati da dati di bassa mortalità, nonostante la complessità dei casi e degli interventi eseguiti, di buona qualità di vita nel post operatorio, e bassa incidenza di complicanze.
Viva soddisfazione per l’elevata specializzazione raggiunta dalla Clinica Chirurgica è stata espressa dal Direttore della Asl Lanciano Vasto Chieti: “Esperienze come queste confermano la validità del modello a rete scelto per le nostre strutture – sottolinea Francesco Zavattaro – ispirato a due principi fondamentali: concentrazione della casistica e complementarietà dell’offerta. Una logica che non ammette doppioni, perché non garantiscono qualità, e in alcuni casi nemmeno sicurezza: con convinzione, quindi, occorre rafforzare un’organizzazione che attribuisca a ciascuna struttura un ruolo preciso, diverso e con pari dignità”.