Il numero due della Commissione Grandi Rischi, Gabriele Scarascia Mugnozza, ha rassegnato le proprie dimissioni; la decisione sarebbe maturata in seguito alle dichiarazioni del presidente Bertolucci a proposito della diga di Campotosto.
Gabriele Scarascia Mugnozza, professore ordinario di Geologia Applicata presso l’Università Sapienza di Roma, non è più il vicepresidente della Commissioni Grandi Rischi. Il geologo avrebbe rassegnato ieri le proprie dimissioni a causa di contrasti con il presidente della Commissione, Sergio Bertolucci, recentemente balzato agli onori delle cronache a causa delle sue dichiarazioni, poi ritrattate, circa il rischio di un “effetto Vajont”, nel caso in cui un sisma di magnitudo rilevante dovesse colpire la diga di Campotosto.
A quanto scrive l’agenzia di stampa Ansa, proprio le esternazioni del presidente a proposito del presunto “effetto Vajont” sarebbero alla base delle dimissioni di Mugnozza, che non avrebbe gradito l’attribuzione dell’allarme su Campotosto alla Commissione Grandi Rischi, nonostante il verbale ufficiale della riunione C.G.R. svoltasi lo scorso 20 gennaio, non facesse alcun riferimento ai tragici avvenimenti del 1963.
In realtà, in seguito alle polemiche, lo stesso presidente Bertolucci ha sottolineato come: “L’affermazione di un possibile ‘effetto Vajont’, che ha avuto larga risonanza mediatica e che ha causato apprensione nei cittadini, non è in nessun modo da ascriversi alla Commissione Grandi Rischi”. Una precisazione che evidentemente non è stata ritenuta sufficiente da Mugnozza; le sue dimissioni sono, infatti, arrivate ieri al Dipartimento della Protezione Civile, che dovrà ora provvedere ad inoltrarle alla Presidenza del Consiglio.