Chieti. «Non più tardi di ieri ho firmato venti assunzioni di medici e infermieri. E’ singolare che persone non addette ai lavori, che non conoscono (se non per sentito dire) la realtà della nostra Asl, si pongano un giorno sì e l’altro pure su un piedistallo per fare demagogia, dare lezioni, ottenere cinque minuti di celebrità e creare confusione nei cittadini, come ha fatto oggi sui quotidiani il vice sindaco di Chieti>.
E’ quanto afferma il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro.
Solo nell’ultimo mese e mezzo l’Azienda sanitaria locale ha assunto 53 figure professionali. In particolare, sono stati assunti a tempo indeterminato sette tecnici radiologi, cinque tecnici di laboratorio, due ginecologi, un medico specializzato in medicina e chirurgia d’urgenza, un’ostetrica, un collaboratore tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria. Ci sono state altre assunzioni a tempo determinato di sei infermieri, quattro medici radiologi, tre tecnici radiologi, un ginecologo, altri sei infermieri per la Medicina penitenziaria, tre medici di Medicina trasfusionale, un anestesista, un medico per il Sert nonché due tecnici per l’Ingegneria clinica. Sono stati inoltre indetti avvisi pubblici per due medici di neuropsichiatria infantile, un medico per lo studio dei determinanti di salute, uno psicologo, un medico per la Clinica neurologica, cui vanno aggiunti gli avvisi di mobilità per un radiologo, due medici del Sert, un chirurgo senologo. Non va infine dimenticato l’avviso di mobilità per 40 infermieri, la cui procedura è attualmente in itinere.
«E’ semplicemente ridicolo sentir dire che l’assunzione di tecnici di Ingegneria clinica non risponde alle esigenze degli utenti – prosegue Zavattaro –. Sbaglio o nelle ultime settimane sono stati pubblicati articoli a ripetizione sul fatto che apparecchiature sanitarie hanno avuto bisogno di manutenzione? E’ l’Ingegneria clinica che interviene in questi casi, non i medici e gli infermieri. Sbaglio o tutti sono concordi sulla necessità di evitare l’esposizione a rischio dei pazienti? Pensiamo a casi recenti che hanno riguardato persino neonati in questa regione. Chi interviene? Il risk management, di cui si occupa tutto il mondo, ed è singolare che secondo qualcuno a Chieti le cose dovrebbero andare diversamente».
«La realtà – sottolinea il manager – è che la sanità è diventata un sistema tremendamente complesso, in cui è fondamentale la sinergia tra tante professionalità. Le figure tradizionali, come medici e infermieri, oggi hanno bisogno di una “piattaforma logistica” che consenta loro di esprimersi in contesti tecnologicamente sofisticati ed evoluti, che siano sicuri sia per l’operatore sia per il paziente. Queste cose non si comprano al supermercato, ma richiedono professionalità adeguate. Abbiamo tre addetti all’Ingegneria clinica che devono mettere cinquemila persone in condizione di lavorare. Mi sembra un rapporto assolutamente adeguato».
Va inoltre evidenziato che in provincia di Chieti l’incidenza sui posti letto della spesa per il personale, rispetto al numero di abitanti, «è di gran lunga la più alta d’Abruzzo – fa sapere Zavattaro –. Mentre abbiamo ereditato un parco tecnologico da Terzo mondo. Ci stiamo mettendo una pezza e lavoriamo per adeguare allo standard di modernità minimo la sanità di questo territorio, che non passa certo attraverso i luoghi comuni e la superficialità di certe esternazioni. Chi ha davvero a cuore la salute e la sicurezza dei cittadini non può essere così ottuso da pensare che siano garantite solo da assunzioni di medici e infermieri».