“La volontà di tutelare la salute dei lavoratori impiegati nell’impianto” spiega Marrollo “così come quella dei residenti delle aree limitrofe è stata la leva che ci ha spinto a conferire questo incarico ad uno dei più prestigiosi istituti di indagini ambientali, che si è sempre contraddistinto negli ambiti epidemiologico ed ambientale a livello internazionale. Abbiamo ritenuto indispensabile coinvolgere il Mario Negri Sud per proseguire nella volontà di realizzare un impianto a cinque stelle che operi all’avanguardia nella sicurezza, trasparenza e tutela ambientale così da contribuire in maniera determinante a liberare la nostra regione dall’insidia dell’amianto.
Soddisfatto, dal canto suo, Tommaso Pagliani “soprattutto per la disponibilità della Smi ad applicare i principi della Valutazione d’Impatto sulla Salute nell’incarico ricevuto. Il nostro istituto ha predisposto le linee guida per la sua applicazione in ambito regionale. Sono convinto che la collaborazione con la Smi porterà un notevole valore aggiunto alle attività che stiamo per avviare a livello europeo in ambito Life+ finalizzate all’integrazione fra la procedura Vis con i processi di Agenda21 Locale sul settore della gestione rifiuti”.