La statua era stata collocata in quel luogo, privo di videosorveglianza, tra aiuole con alberi e fiori, panchine e una fontanella, dai familiari di Alfredo D’Elia, un giovane morto a 30 anni nel 2004.
Dell’accaduto è stato informato Ettorino Toto, che aveva curato la collocazione della statua sul cippo. “Sono riuscito a recuperare la testa – ha detto – ma ho già pensato a come ricollocare un’altra statua protetta da una inferriata in ferro e copertura in plexiglass. È stato uno sgarbo doloroso per la famiglia D’Elia che però è decisa a rimettere un’altra statua sul posto”.
Ieri mattina anche gli alunni di una classe delle scuole elementari, che stavano ripulendo la piazza da cartacce e rifiuti nell’ambito di una iniziativa di Legambiente, sono rimasti colpiti dall’episodio di incomprensibile vandalismo, ma non hanno potuto toccare i resti della statua in attesa dell’ esito degli accertamenti in corso.