Il dramma del circo Bellucci in Siria: minacciati con le pistole nella notte

circoContinua l’epopea del circo Embell Riva di Lanciano, da mesi in Siria, in attesa del rientro in Italia. L’ultima brutta avventura l’hanno vissuta alcuni artisti la notte scorsa, quando sono stati minacciati da tre uomini con il volto coperto e armati di pistola, mentre la carovana stava viaggiando verso Tartous, la città portuale della Siria dalla quale salpano le navi della Visemar Line dirette in Italia.

A raccontarlo è proprio il proprietario del circo, Roberto Bellucci, che si trova attualmente a Tartous con il resto della famiglia e dei dipendenti del circo, in attesa dell’ok dalla Farnesina.

“E’ successo intorno alle 2” racconta all’Agi “ci trovavamo a 10 km da Homs quando si sono avvicinati in tre su una moto con le pistole e ci hanno chiesto gridando se fossimo inglesi o americani: abbiamo risposto ‘siamo italiani, siamo italiani’ e ci hanno lasciato andare. Sono stati momenti bruttissimi. La situazione qui peggiora di giorno in giorno, attendiamo una risposta dalla Farnesina e dall’ambasciata italiana qui in Siria: quando ci daranno il permesso per ripartire?”.

La carovana è composta da circa 25 persone tra dipendenti del circo e familiari, tutti residenti a Rocca San Giovanni, dove i Bellucci sono proprietari dello Zoo Safari. Con loro, anche due bambini di 6 e 8 mesi nati in Siria nel corso della tournee, oltre ad attrezzature, camper e animali.

“Ora siamo in un campeggio a Tartous” aggiunge Bellucci “senza molta autonomia finanziaria visto che è da un mese che non possiamo lavorare. Vogliamo solo rientrare in Italia al più presto, prima che qui la situazione precipiti definitivamente”.

Stando a quando si apprende da fonti interne alla società di trasporto, la partenza di sabato 7 maggio sarebbe stata annullata a causa della situazione interna della Siria, mentre per quella successiva del 14 maggio si deciderà lunedì 9.

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