Alveo da cui una ditta ha asportato con mezzi meccanici circa 2000 metri cubi di ghiaia, al fine di utilizzarla nel proprio ciclo produttivo di inerti e cementi.
L’azione, perpetuata in assenza di alcuna autorizzazione, a dispregio della demanialità dell’area e del vincolo paesaggistico cui essa è assoggettata, si è tradotta in una vera e propria aggressione alle sponde del fiume.
Il legale rappresentante della ditta è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vasto per violazioni al codice dei beni culturali e paesaggistici ed al testo unico sulle opere idrauliche, nonché per tentato furto aggravato di materiale ghiaioso.