L’operazione, avviata lo scorso 22 dicembre per tutelare capitale pubblico e capitale privato, ha permesso la sottoscrizione delle quote societarie ai diportisti e ai cittadini interessati con eccezione del Comune e della cooperativa “Porto Turistico”, che avevano fatto un passo indietro diventando soci minoritari e favorendo “l’azionariato diffuso”.
Secondo il nuovo assetto societario, infatti, il 57% è ora rappresentato da circa 30 soggetti differenti in termini di numero di azioni acquisite, il 23% è rappresentato dal Comune e il 20% dalla Cooperativa “Porto Turistico”.
In questo modo sarà possibile adempiere a tutti i pagamenti dei prossimi mesi cui la società era già obbligata per i lavori dell’avamporto, oltre ad avviare la fase di ristrutturazione del debito finanziario e a completare i lavori dell’avamporto prima dell’inizio dell’estate.
Nominato anche il nuovo Consiglio di Amministrazione del Porto, che avrà funzioni prevalentemente tecniche e il ruolo di gestire la fase di riorganizzazione, oltre a concludere la ristrutturazione finanziaria della società. Il nuovo CdA, composto da Oreste Ciavatta nel ruolo di presidente, Nicola Centofanti e Valerio Torricella, predisporrà nei prossimi giorni il piano industriale di rilancio della struttura del Porto Turistico e delle attività al suo interno.