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A Guardiagrele il Pta cresce: nuovi servizi e 100 posti letto

Guardiagrele. Cento posti letto e servizi adeguati per rispondere in modo appropriato alla domanda di salute espressa dal territorio: questo il nuovo profilo dell’assistenza sanitaria a Guardiagrele, dove la riorganizzazione delle attività è stata messa nero su bianco con una delibera adottata dalla Direzione generale della Asl Lanciano Vasto Chieti.

 Il Presidio territoriale di assistenza (Pta) diventa dunque il centro nevralgico di un sistema di cure progettato sulla scorta dei dati di attività prodotti negli ultimi anni e riferiti in particolare al 2014, partendo dagli accessi al Pronto Soccorso, 8.172 in totale, di cui il 70% codici verdi (5.718), 14,3% gialli (1.170), e lo 0,3% rossi (23). Da questi risulta chiaro che l’utilizzo è stato in massima parte per emergenze a bassa complessità. Sul fronte dei ricoveri, invece, nel triennio 2011-2014 i dati mostrano che il 52% dei residenti nell’area del Distretto Guardiese si è rivolto all’ospedale di Chieti, con 10.954 su un totale di 21.196, mentre 3.855 utenti (pari al 18%) hanno scelto Guardiagrele. Sommando anche i pazienti residenti in altri Comuni, al di fuori dell’area distrettuale, l’ospedale nel triennio ha totalizzato 6.141 ricoveri, circa 1.500 l’anno, con una percentuale di potenziale inappropriatezza pari al 18% (1.102).

 I numeri rappresentano in tutta evidenza la necessità di orientare l’offerta verso il potenziamento delle cure primarie e delle prestazioni in emergenza a bassa complessità, attraverso l’attivazione dell’Uccp, unità complessa dedicata, configurata come modulo organizzativo collocato all’interno del Pta, che garantisce assistenza sanitaria di base e diagnostica di primo livello, continuità assistenziale nelle 24 ore, sette giorni su sette, integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali con particolare attenzione ai pazienti cronici.

 All’interno del Presidio, dunque, trovano spazio gli ambulatori specialistici, il Consultorio, il Centro trasfusionale, la Radiologia, il Punto di primo intervento, il Centro prelievi, la postazione del 118, l’Ospedale di comunità con 20 posti letto, gli ambulatori della continuità assistenziale H24, la residenza protetta per anziani con 20 posti letto e una per disabili adulti pure con 20 posti, mentre altri 40 sono destinati alla riabilitazione psichiatrica.

 Sul fronte dell’emergenza il Punto di primo intervento sarà attivo nelle 24 ore con personale dedicato di Pronto Soccorso, mentre presso l’Unità complessa di Cure primarie accoglierà un front office, ambulatori per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti, dotati di strumentazione diagnostica di primo livello, Centro unico di prenotazione e Punto unico di accesso. Questi avranno a disposizione servizi di primo e secondo livello: elettrocardiogramma, holter, spirometria, ecografia, ecodoppler, diagnostica per immagini, endoscopia, chirurgia ambulatoriale e potranno avvalersi di consulenze specialistiche del geriatra, cardiologo, pneumologo e internista. Di particolare importanza l’attivazione dell’ambulatorio infermieristico della fragilità, una struttura dedicata alla presa in carico di pazienti cronici che necessitano di un monitoraggio costante per evitare riacutizzazioni e ricoveri in ospedale. Nel territorio di Guardiagrele sono 1.731 i soggetti con alto grado di fragilità, che saranno tenuti sotto stretto controllo rispetto ai parametri clinici, alla corretta assunzione dei farmaci e agli esami diagnostici periodici.

 “Abbiamo strutturato un sistema di assistenza che risponde in modo appropriato ed efficace ai bisogni di salute della popolazione del territorio – sottolinea Pasquale Flacco, Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti – espressi con chiarezza dalle prestazioni erogate negli ultimi tre anni. Sul fronte delle cure di primo livello assicuriamo continuità e qualità, anche in regime di residenzialità quando necessario, e un’attenzione mai vista prima per la popolazione fragile: diventiamo una presenza stabile e parte attiva nella vita di questi pazienti, anticipandone i bisogni con controlli programmati. Con queste azioni di rimodulazione, diamo al territorio i servizi di cui ha necessità, seguendo un modello di organizzazione moderno ed efficiente”.