De Angelis è stato ospite di alcune delle più importanti istituzioni degli Stati Uniti d’America, tra giugno e luglio. Ha tenuto 14 conferenze, di cui sei a New York City, e rilasciato 17 interviste a giornali, radio, tv e siti internet, tra cui American Pulse TV, Mobtada Egypt, I-Italy Magazine, Radio Amica, ICN Radio.
Nella capitale statunitense ha incontrato il generale Ernie Audino, comandante delle operazioni condotte dall’esercito degli Stati Uniti in Kurdistan contro l’Isis. A Washington è stato invitato – come relatore e ospite d’onore – al meeting tenutosi nel London center for policy research, dove sono poi intervenuti, tra gli altri, il generale Audino, il generale Bob Newman dell’USAF, Eli Gold, vice presidente del London Center, Martin Johnson, del Maryland Police Department.
Nei primi giorni di questo secondo tour in terra americana, De Angelis ha ricevuto l’invito a visitare gli stabilimenti di una nota azienda statunitense produttrice di armi d’alta tecnologia, destinate a quei Paesi in cui la lotta al terrore è ormai priorità assoluta. L’azienda, di cui per motivi di sicurezza non si possono fornire dettagli, è al lavoro sulle più recenti innovazioni del settore.
Forte dello strepitoso successo del suo ultimo libro, che ha venduto 82.000 copie in tutto il mondo nel giro di pochi mesi, e con la versione inglese che ha contribuito considerevolmente al successo, tra i tanti appuntamenti sono da citare la conferenza tenuta nell’Italian American Museum di Mulberry Street, New York in cui un pubblico folto e attento ha seguito appassionatamente la relazione di De Angelis sulle reali condizioni della lotta al terrore, e nel Cosmopolitan Club di New York, dove lo studioso abruzzese ha avuto modo di presenziare una serata di gala i cui ospiti erano il giornalista ultraconservatore del New York Post e Premio Pulitzer Michael Goodwin, lo spin doctor di Bill Clinton, Doug Schoen e Fred Siegel, docente universitario e autore di bestseller.
Infine, sempre nella città di New York City, si è tenuto un meeting bilaterale al Center for Peace and Media Initiatives, in cui De Angelis ha avuto modo non solo di visitare uno dei centri più dinamici della vita culturale d’oltreoceano, ma anche confrontarsi con Uchenna Ekwo, già ambasciatore della Nigeria negli Stati Uniti d’America, studioso di fama internazionale, diplomatico tra i più stimati al mondo e oggi presidente del centro di ricerca.
Un tour lungo, quello che ha visto protagonista il giovane ricercatore teatino, in cui non sono mancati momenti conviviali, come la cena all’Orsogna Club di Astoria (New York), dove, ospite di Maria Fosco (docente del Queens College), è stato accolto da un folto pubblico di abruzzesi da anni residenti negli Stati Uniti; o la serata di gala al Women National Republican Club sulla Fifth Avenue, ospite della manager e pr newyorkese Cornelia Levi-Bencheton.