Il giovane ricercatore è stato, infatti, bocciato ad un concorso dell’Università D’Annunzio di Chieti per un posto da docente associato di Sociologia Politica. Fin qui nulla di strano, se non fosse per il vincitore dell’ambito posto, un candidato interno i cui titoli, a detta di Orsini, avrebbero fatto discutere a lungo anche la commissione della facoltà teatina. Sembra, infatti, che non tutti fossero d’accordo sul valore di alcune pubblicazioni, tanto che alla fine uno dei commissari, il professore della Sapienza Umberto Melotti, avrebbe ribadito di non essere d’accordo e l’avrebbe fatto mettere a verbale.
Da qui la decisione di Alessandro Orsini di ricorrere al Tar, mentre Melotti scriveva al magnifico rettore dell’Università D’Annunzio per denunciare l’accaduto. È stato così che, poco dopo, il rettore è stato convocato dalla Digos di Chieti, che ha aperto un’inchiesta in proposito.
Orsini, nel frattempo, ribadisce nel forum di avere tutte le carte in regola per poter accedere all’ambito posto. “Sono stato favorevolmente recensito da accreditate riviste americane” spiega, infatti “e sono stato invitato a esporre le mie ricerche ad Harvard, al Mit, alla John Hopkins e in altre università americane. In Italia però ho perso tutti i concorsi di professore associato cui mi sono presentato perché, secondo le parole di una professoressa ordinaria non risulto componente di alcuna “componente””.