“Gran parte della somma – è scritto in una nota del Comando provinciale di Chieti – è già stata acquisita in contanti dai militari nel corso della perquisizione eseguita a carico del Litterio il 14 ottobre, in occasione dell’arresto disposto in relazione al reato di peculato. Con tale provvedimento veniva contestato al professionista di essersi appropriato delle somme a lui consegnate dai clienti per il pagamento delle imposte di registro”.La misura del sequestro “è stata resa possibile da una recente legge finanziaria che ha previsto la possibilità di aggredire il patrimonio dell’evasore acquisendo al patrimonio dello Stato una somma equivalente all’imposta evasa”.