Rapino, assunzione senza concorso: ex giunta condannata a pagare 90mila euro

I componenti della passata giunta del Comune di Rapino dovranno risarcire l’Ente di 88.260,68 euro piu’ interessi e rivalutazione monetaria.

 

La Corte dei Conti in appello ha confermato definitivamente la sentenza di condanna emessa gia’ dalla Sezione Giurisdizionale dell’Abruzzo nei confronti dell’ormai ex sindaco Rocco Cocciaglia, dell’ex vice sindaco Andrea Oliva e dell’allora assessore Sandrino Mascioli. L’assunzione, senza neanche concorso, di un Responsabile dell’Ufficio Tecnico esterno, l’arch. Mario Santovito, nonostante nell’organico del Comune ci fosse una figura professionalmente valida a tempo pieno che aveva rivestito quel ruolo fino a quel momento, e’ costata cara agli ex amministratori.

 

 

La Corte dei Conti ha definitivamente legittimato l’azione politico-amministrativa mia e dei miei colleghi dell’allora minoranza – dice l’attuale sindaco di Rapino Rocco Micucci – finalizzata al rispetto della legalita’ e dei diritti della comunita’ amministrata e dei singoli cittadini. Nonostante avessimo diffidato piu’ volte l’allora Amministrazione a revocare quella inutile assunzione di un professionista esterno, perche’ arrecava chiaramente un danno erariale alle gia’ limitate risorse comunali, nessuno si e’ degnato di prenderci in considerazione, tanto da dover ricorrere anche alle notifiche tramite ufficiale giudiziario per avere una risposta. Di conseguenza l’esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti e’ stato l’unico modo per evitare ulteriori danni”.

 

Ora la Corte dice che, oltre tutte le chiare norme in merito agli incarichi esterni, “logica, buon senso, ma soprattutto grande attenzione al corretto uso delle gia’ cronicamente esangui risorse economiche di un Comune” avrebbero dovuto far ravvedere gli amministratori, avendo piu’ possibilita’ da utilizzare nel rispetto di un corretto contenimento della spesa invece che assumere un professionista esterno. Anzi rincara la Corte “La grave superficialita’ ed il profondo disinteresse che emergono dalla lettura degli atti di causa e dalla ricostruzione della gestione della vicenda da parte degli odierni appellanti e che dimostrano la loro colpa grave, non consentono neppure di accogliere la richiesta di compensazione”, cioe’ una riduzione della condanna. “E’ il momento di ricordare di aver avuto ragione – sottolinea il sindaco Rocco Micucci – nell’aver portato avanti in maniera serena ma determinata il ruolo di consigliere di minoranza, esercitando la funzione di controllo che mi spettava e accendendo le luci su una azione che appariva illegittima. Ed anche di aver potuto contribuire fattivamente ad evidenziare le scarse conoscenze amministrative dell’ex sindaco Cocciaglia, che ha arrecato in cosi’ pochi anni cosi’ tanti danni alle casse del Comune, tenuto conto che grava un’altra condanna per gli affitti degli impianti da sci che potrebbe essere anch’essa confermata, in cui e’ coinvolto anche l’architetto scelto come responsabile esterno”. La Corte dei Conti ha dettato al Comune di Rapino di avviare entro 30 giorni le procedure per il recupero delle somme da risarcire da parte degli ex amministratori coinvolti: 69.121,18 euro per l’ex sindaco Rocco Cocciaglia; 11.145,5 euro per l’ex vicesindaco Andrea Oliva; 8.000 euro per l’ex assessore Sandrino Mascioli. “Soldi che torneranno a beneficio dei cittadini di Rapino in servizi ed opere”, conclude il sindaco Rocco Micucci.

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