Chieti. Dopo il successo del corso in simulazione ad alta fedeltà “La sicurezza in Sala Parto: lavorare in Team” che nello scorso aprile aveva coinvolto gli operatori dei punti nascita aziendali, affrontando scenari di emergenza e sviluppando in CRM le cosiddette “Non Technical Skills” dei team, la ASL 2 Lanciano Vasto Chieti e l’Università G. D’Annunzio continuano il percorso innovativo della formazione in simulazione applicata in ambiti ad elevata complessità, sotto la guida di docenti scelti fra i maggiori esperti nazionali su tali metodiche e sul rischio clinico.
Le due edizioni del corso “La sicurezza in chirurgia: teamwork and risk management in situazioni di emergenza – Corso di Formazione in Simulazione per la gestione degli Eventi Critici in Sistemi Complessi” (21-22 e 23-24 settembre), organizzato dalla UOC Qualità, Risk Management e Governo Clinico (Dott.ssa Maria B. Di Sciascio), dal Coordinamento Strutturale Medicina Perioperatoria Terapia del Dolore e T.Intensiva (Prof.ssa Flavia Petrini) e dal Dip. Chirurgico (Prof. Paolo Innocenti) coinvolgerà i medici chirurghi e anestesisti-rianimatori, sia specialisti che in formazione, oltre agli infermieri di Sala Operatoria.
E’ infatti noto che numerosi eventi avversi, in sanità come in aeronautica, possano essere non tanto provocati dall’incapacità, quanto dal rischio di “errore umano”, ancor più subdolo quando si lavora in team: deficit nella comunicazione, nella consapevolezza del rischio e nella capacità di reazione a situazioni di crisi che richiedono decisioni rapide, difetti di coordinamento fra i membri dell’equipe, sono le cosiddette “abilità non tecniche”, difficili da esercitare con la formazione tradizionale.
Attraverso la tecnica del CRM si possono invece inscenare situazioni di crisi in sala operatoria, anche rare o potenzialmente fatali nelle quali gli operatori esercitano le Non Technical Skills grazie a simulatori ad elevato realismo, che si dimostrano efficaci per allenare i team a rispondere all’evento inatteso in maniera coordinata, con lo scopo finale di comportarsi come una intelligenza collettiva che supera gli individualismi.
Tali metodiche utilizzate da decenni in aeronautica hanno contribuito a ridurre il numero degli incidenti aerei. Se oggi è più sicuro viaggiare in aereo che non attraversare la strada in un’ora di punta, lo si deve anche a queste metodologie che vengono utilizzate negli ambienti a rischio elevato (aeronautica, torri di controllo, centrali nucleari ecc.) per addestrare il personale a comportamenti coordinati e sicuri, imparare a gestire al meglio il lavoro di equipe e ridurre di conseguenza il numero di errori evitabili e di eventi avversi.
Simulando senza creare danno a pazienti veri e poi analizzando in debriefing la reazione degli operatori filmati in scena, sotto la guida di esperti, si possono identificare reazioni inappropriate, comportamenti da correggere, ma anche trovare soluzioni organizzative e adottare strumenti utili a prevenire gli errori: da diversi anni in Sala Operatoria sono state introdotte le check-list, utilizzate come sistemi di controllo e già rigorosamente in uso su tutti gli aerei, dove hanno enormemente ridotto gli errori umani, insieme alla simulazione che per i piloti è obbligatoria.
Adottando la simulazione ad alta fedeltà la ASL Lanciano-Vasto-Chieti e l’Università G. d’Annunzio di Chieti, inseriscono nella sanità abruzzese una metodica all’avanguardia, riconosciuta in tutto il mondo utile per migliorare la sicurezza clinica.