Chieti. Il tribunale di Chieti ha decretato il fallimento per altre sei società che fanno al gruppo Villa Pini, della famiglia Angelini. L’istanza fallimentare è stata accolta per: Novafin (finanziaria capofila del gruppo), Verde Srl, Verde 2, Logicon Srl, Sea e Sistemi Organizzativi.
La decisione è stata ufficializzata dei giudici della sezione fallimentare del tribunale di Chieti (Spiniello, Ceccarini e Valletta), che contestualmente hanno nominato, in qualità di curatore fallimentare, Giuseppina Ivone, già incaricata per seguire la procedura fallimentare della società Villa Pini Srl. Diverso il discorso, invece, per le cliniche Maristella e San Stefar, le altre due società del gruppo Angelini che si occupano di riabilitazione. Per le due strutture, infatti, si è in attesa di una decisione sulla proposta di concordato preventivo avanzata da Chiara Angelini, figlia di Vincenzo, subentrata al padre come amministratrice delle società. La proposta è stata avanzata lo scorso 27 aprile, i giudici però hanno chiesto un’integrazione documentale e hanno fissato una nuova camera di consiglio per adottare una decisione in merito.
Il commento di Paolucci. “Con il fallimento di altre sei società, si chiude definitivamente il cerchio attorno a Vincenzo Angelini ed alla sua scarsissima credibilità. Ma a pagare la spregiudicatezza di Angelini restano ora le 1.500 famiglie affamate e senza prospettiva”. Lo ha denunciato Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese. “In campagna elettorale Chiodi e Venturoni avevano promesso di riaccreditare le strutture in modo da salvare i posti di lavoro – ha ricordato Paolucci – ma questo non è avvenuto: alla prova dei fatti, gli impegni del Pdl si sono rivelati solo promesse elettorali, prendendo in giro i 1.500 dipendenti. È arrivato il momento che Chiodi e Venturoni buttino giù la maschera e dicano cosa vogliono fare dei dipendenti di Villa Pini”.