La triste storia degli ex dipendenti Mario Negri Sud: da più di 20 mesi senza stipendio e disoccupazione (NASPI)

Santa Maria Imbaro. Licenziati 2 mesi fa, dopo 20 mensilità non corrisposte; costretti a presentare delle dichiarazioni dei redditi basate su delle Certificazione Uniche sbagliate, nella maggior parte dei casi, perché quelle corrette ancora non ci sono. È la storia, o meglio la disavventura dei dipendenti del Mario Negri Sud che da 2 mesi sono ufficialmente disoccupati, ma l’INPS ritarda nell’iniziare ad erogare gli assegni della NASPI perché non sa ancora come calcolarne l’importo.

“I commissari liquidatori non danno segno di voler emettere i nostri titoli di credito (non danno nemmeno l’impressione di lavorarci…) quindi niente recupero TFR. Va detto che, per legge, il titolo di credito deve essere corrisposto obbligatoriamente entro 30 giorni dalla data del licenziamento, ma se il datore di lavoro (nel nostro caso i commissari liquidatori) non ottempera a questo dovere, non è passibile di niente. Viene da chiedersi, peraltro, cosa stiano facendo questi commissari liquidatori, visto che il loro incarico prevede di liquidare, mentre ci giunge voce che, invece di lavorare alla nostra documentazione, l’unica loro preoccupazione fin’ora è stata di affittare il residence della struttura”.

I dipendenti si chiedono anche se sia “compatibile che un commissario liquidatore, con una mole di lavoro tale da non riuscire ancora a produrre Certificazione Uniche e buste paga, venga nominato assessore al bilancio del comune di Chieti. Adesso si che avrà il tempo per occuparsi di noi”.

Gli ex lavoratori del Mario Negri Sud concludono con “i soliti ringraziamenti d’obbligo: Silvio Garattini, Gianni Tognoni, Tommaso Pagliani, Enrico Di Giuseppantonio, Gianni Chiodi, Luciano D’Alfonso, Fulvio Rocco De Marinis, Dina Fulvi Firmi, Gabriele Tupone, Donatella Di Filippo, Carlo Fimiani, Giordano Albanese, Valentina Luise. Noi la notte non dormiamo più, e voi?”

Impostazioni privacy