Sono giunte a Teramo questa mattina le 135 dosi del vaccino anti-Covid della Pfizer.
Per l’Abruzzo è stato infatti scelto l’ospedale Mazzini come punto unico di somministrazione in quella che oggi è di fatto una giornata simbolica, con partenza della campagna vaccinale in ogni caso già dai prossimi giorni.
La somministrazione avverrà nei locali del servizio di cardiologia, al secondo lotto, con referente per l’organizzazione del vaccino day, Maurizio Brucchi, direttore sanitario della Asl di Teramo, nonché ex sindaco del capoluogo teramano, che d’ora in avanti parteciperà, assieme agli altri referenti regionali al tavolo di coordinamento già insediato e costituto d Ministero della Salute, Istituto superiore della Sanità, Aifa, Agenas, e ovviamente struttura commissariale.
L’equipe vaccinale abruzzese sarà composta da tre medici vaccinatori, quattro infermieri, quattro oss, quattro amministrativi, due informatici, e due farmacisti. Le dosi sono state trasportate in una cryo-box, per mantenere la temperatura di 2-8°, con codice del lotto per assicurarne la tracciabilità.
“Un momento fortemente atteso, sperato e desiderato che ha trasmesso emozione e speranza”, ha commentato il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto su Facebook. “Il vaccino è il regalo che tutti dobbiamo e possiamo farci, rappresenta un atto d’amore verso noi stessi, i nostri cari e la comunità tutta. Soltanto con il coraggio di ciascuno possiamo iniziare la nostra controffensiva alla pandemia che ci ha travolto. Il nosocomio teramano, centro di riferimento hub ed eccellenza della sanità provinciale e regionale, è il punto di somministrazione unico abruzzese del vaccino anti Covid e in questa prima fase saranno in 135 a riceverlo; un vanto per tutti noi cittadini teramani nella sua prospettiva di Dea di secondo livello nel quadro della futura rete ospedaliera. Chiudere l’anno in corso, particolarmente difficile per tutti noi, con l’inizio di una campagna vaccinale tanto desiderata ci conduce verso giorni che si presentano carichi di forza, luce ed in particolare di speranza!”, ha concluso D’Alberto.