Una vera e propria joint venture della droga tra Manfredonia, Vieste e Foggia, con propagazione in Abruzzo, tra Pescara, Montesilvano e Francavilla.
E’ quanto scoperto dagli agenti di polizia di Foggia e Bari e dello Sco che coordinati dalla Dda di Bari, hanno arrestato dieci persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Cinque le persone andate in carcere e cinque quelle che hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Tra gli arrestati anche Claudio Iannoli, 43enne di Vieste, elemento di spicco della criminalità organizzata garganica presunto appartenente al clan di Girolamo Perna. Una indagine che ha preso il via da due importanti sequestri di marijuana messi a segno a Vieste il 3 marzo dello scorso anno e il 15 giugno successivo a Peschici.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Iannoli sfruttando anche le conoscenze di altri arrestati, come Luciano De Filippo, vicino al clan dei Sinesi-Francavilla e di Gaetano Renegaldo, uomo dei Li Bergolis, avrebbe avviato una fiorente attività di spaccio a Vieste. La droga, inoltre, veniva spacciata in altri comuni foggiani ma anche in numerosi centri abruzzesi come Pescara, Montesilvano e Francavilla a Mare. Anello di congiunzione per la fornitura di cocaina in Abruzzo, era Gaetano Renegaldo che operava grazie all’aiuto dei foggiani legati alla Società.
E proprio a Pescara vi era una base logistica grazie a due abruzzesi anche loro colpiti dall’ordinanza della polizia.