Domenica torna l’ora solare.
Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre sposteremo le lancette dell’orologio indietro di un’ora, dalle tre del mattino alle due. I dispositivi digitali (smartphone, pc, tablet), di norma, si aggiornano autonomamente.
L’ora legale resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo (tra il 25 e il 26) quando le giornate torneranno ad essere più lunghe in vista dell’estate.
Il prossimo weekend, quindi, saluteremo l’ora legale e avremo un’ora in più di luce al mattino, ma anche un’ora in meno di luce nel pomeriggio: una notizia non proprio positiva visti i rincari energetici e gli aumenti in bolletta (perché consumeremo di più).
Da anni l’Unione Europea chiede agli stati di abolire l’alternanza ora legale/solare, e nel 2018 il Parlamento Europeo ne ha votato l’abolizione lasciando però gli Stati liberi di decidere. Di fatto la questione è rimasta in sospeso, anche per via della Pandemia che ha visto cadere nel dimenticatoio una direttiva in materia del 2021.
L’ora solare, infatti, non è la più vantaggiosa in termini di consumi: da uno studio condotto nel 2020 si è visto che lasciare l’ora legale consente un importante risparmio di energia, grazie proprio alle giornate più lunghe. I vantaggi di tenere l’ora legale tutto l’anno sarebbero anche ambientali e fisici: nel primo caso perché si immetterebbero nell’atmosfera 250mila tonnellate in meno di Co2, e nel secondo perché con meno ore di luce si riduce anche la produttività sul lavoro, e aumentano depressione, infarti, incidenti stradali.