Sono in corso di esecuzione misure di prevenzione nei confronti dei fratelli Davide e Mario Ciaccia, imprenditori romani e proprietari del Teramo Calcio, società non oggetto del sequestro.
Ai due fratelli vengono sequestrati dalla Gdf beni per 150 milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Roma e condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria della Capitale.
Le misure in corso oggi sono riconducibili alla sentenza di primo grado da parte del tribunale di Roma per una presunta distrazione di beni, sentenza che con rito abbreviato ha portato alla condanna a 5 anni di reclusione dei due fratelli.
Le società e gli enti associativi oggetto del provvedimento di sequestro della Gdf sono Federazione immobiliare & Property srl, Midas hotel srl, Dama Costruzioni srl, Appalti & servizi spa, Elni costruzioni srl, Absolute real estate srl, Struttura spa, Edil green Italia spa, Sbcsi srls, Emgat Italy srl, Federazione immobiliare e property, Asd sff atletico e Asd atletico terme Fiuggi, attraverso la quale viene gestita l’omonima squadra di calcio militante nel campionato di Serie D.
Il decreto di sequestro riguarda quote dell’intero patrimonio sociale di 10 società e tre enti associativi di cui fanno parte beni mobili e immobili nella disponibilità dei due fratelli Ciaccia e dei due rispettivi nuclei familiari. I due fratelli sono stati dichiarati socialmente pericolosi perché nel periodo tra il 2009 e il 2018 sono stati raggiunti da precedenti giudiziari di polizia.
I Ciaccia erano stati raggiunti da stato di fermo nelle scorse settimane per una diversa inchiesta, poi usciti dal carcere su decisione di due diversi gip di Roma e Teramo. Nello stesso filone, erano stati posti sotto sequestro beni per 100 milioni di euro (oltre al 60 per cento di quote del Teramo Calcio), misura preventiva non convalidata dal gip di Roma.