Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Tabanelli, Tachtsidis (86’ Majer), Petriccione; Mancosu; Falco La Mantia (86’ Palombi). In panchina: Bleve, Riccardi, Di Matteo, Cosenza, Arrigoni, Tumminello, Haye, Marino, Saraniti, Felici, Pierno, Palombo. Allenatore: Fabio Liverani.
Pescara (4-3-1-2): Fiorillo; Ciofani, Scognamiglio, Campagnaro, Pinto; Bruno (46’ Bellini), Memushaj, Crecco (86’ Del Sole); Brugman; Marras, Mancuso (82’ Sottil). In panchina: Kastrati, Perrotta, Balzano, Gravillon, Bettella, Del Grosso, Antonucci, Capone, Monachello. Allenatore: Giuseppe Pillon.
Reti: 13’ La Mantia, 36’ Mancosu
Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone (Rossi-Formato/Dionisi)
Espulso: Marras
Ammoniti: Meccariello, Pinto, Memushaj
Il Pescara torna in campo, dopo la pausa, nel posticipo al Via del Mare, per contendere al Lecce, che punta al secondo posto, punti preziosi in chiave play-off. Pillon preferisce Crecco a Monachello per il tridente con Marras e Mancuso, e Bruno e Pinto sulla corsia di destra. Liverani conferma la formazione che ha vinto 7-0 con l’Ascoli, guidata da Falco e La Mantia.
Parte fortissimo il Lecce, in 2 minuti colleziona 2 corner e al secondo grida al rigore per un sospetto controllo di mano di Crecco: l’arbitro Ros fa proseguire. La pressione ospite rimane alta e al 13’ sfocia nel vantaggio: ancora schema da corner, Venuti la prolunga avvitandosi di testa dal dischetto, La Mantia sfugge a Scognamiglio, si tuffa e la spinge in porta. 1-0. La sveglia presa rianima il Pescara, ma i meccanismi offensivi non sembrano oliati alla perfezione. Solo una punizione di Brugman dai 30 metri, al 28’, esce di pochissimo e mette ansia ai salentini. I giallorossi dominano di gambe e di testa e al 36’ allungano: Campagnaro respinge di testa un cross innocuo, la palla rimbalza sul limite, dove Brugman non accorcia e lascia spazio a Mancosu per tirare e sorprendere Fiorillo. 2-0. Mancuso, 2 minuti dopo, cerca la reazione di forza con una staccata di testa imperiosa, ma riesce a mandare il cross di Memushaj solo a una spanna sopra la traversa. Sempre di testa, a un minuto dall’intervallo, ci prova Scognamiglio su scorribanda di Marras: la difesa rimane sorpresa ma Vigorito riesce a braccarla a terra a 2 passi dalla linea di porta.
Pillon torna in campo con Bellini al posto di Bruno e la speranza di ribaltare il match, ma a dettare ritmo e gioco restano i giallorossi: prima Lucioni, di testa al 61’, poi Falco, con il mancino secco dal limite, mettono i brividi a Fiorillo. La gestione leccese è maiuscola, il Delfino si spende tanto ma non ingrana e si innervosisce: al 79’, Marras non incassa il recupero subito in tackle da Petriccione e lo scalcia frustrato, beccandosi l’espulsione diretta. Con l’uomo in meno, Pillon deve rinunciare anche ai cambi tattici e rinuncia a ogni tentativo di rimonta. Entrano Sottil per Mancuso e Del Sole per Crecco, Liverani risponde con Palombi per La Mantia e, all’88’, sfiora il tris: lancio in profondità di Mancosu, prateria per il neoentrato che cerca lo scavetto, Fiorillo si fionda al limite dell’area e riesce a spuntarla con il piede, mandandola fuori a fil di palo. Ros assegna ben 4 minuti di recupero ma il match è finito già da un pezzo, con la vittoria della squadra di Liverani.
Luci spente per la squadra di Pillon, al buio per l’intera partita, contro l’abbagliante superiorità del Lecce, che supera al secondo posto proprio quel Palermo che, mercoledì sera, arriverà all’Adriatico in cerca di riscatto. La chiusura di stagione per i biancazzurri si fa sempre più complicata.