Oggi tratteremo di un problema che investe migliaia di lavoratori in Abruzzo come in tutta Italia di cui fino ad oggi si è fatta poca pubblicità sugli organi d’informazione perché “scomodo” e di cui dovrebbero interessarsi i politici che sono chiamati a rappresentarci.
Davanti a tutte le Prefetture d’Abruzzo Cgil, Cisl e Uil e tutte le altre sigle sindacali autonome hanno manfestato con dei presidi permanenti dalle 10.00 alle 12.00 di mercoledì 30 aprile 2014 per protestare contro la sospensione dei pagamenti della cassa integrazione in deroga, che ha mandato in ginocchio migliaia di lavoratori in tutto l’Abruzzo. I motivi della protesta sono legati al fatto che da tempo i sindacati bussano al ministero affinché vengano reperite nuove risorse per gli ammortizzatori sociali e, addirittura, se si continuerà con questo andazzo, dopo il prossimo mese di Giugno 2014 non sarà possibile prevedere nuovi stanziamenti di fondi. Situazione ancora peggiore per i pagamenti, fermi in Abruzzo da ottobre dell’anno scorso. Si crea così una vera e propria emergenza sociale per migliaia di famiglie. Quello che non comprendono i rappresentanti sindacali sul piede di guerra è perché le risorse già stanziate nella legge di stabilità, circa 1 miliardo e 600 milioni di euro (di cui 400 utilizzati per pagare parte degli arretrati del 2014) non vengono immediatamente rese disponibili. Ma i sindacati hanno lanciato l’allarme anche sulla bozza di un nuovo decreto interministeriale di riforma degli ammortizzatori che prevederebbe tagli e limitazioni alla concessione di cassa integrazione e mobilità in deroga.
Ciò che si teme è che i lavoratori vengano privati di uno stabile strumento di integrazione del reddito. Se i presidi non dovessero ottenere risultati, i Sindacati promettono una manifestazione nazionale per chiedere atti urgenti, concreti, efficaci dal Governo.Sull’argomento sono intervenuti anche i candidati della lista regionale della sinistra più vicina ai problemi dei lavoratori e delle famiglie italiane, “Un’Altra Regione” con l’On. Maurizio Acerbo, candidato Presidente. A tal proposito sentiamo il pensiero di Enrico Raimondi, candidato Consigliere Regionale nella Provincia di Chieti “Sono vicino ai Sindacati ed ai Lavoratori che in queste ore stanno chiedendo alle istituzioni di fare il possibile perché nella nostra Regione siano stanziati fondi sufficienti per consentire il finanziamento della Cassa Integrazione in deroga. Mentre il governo nazionale sta adottando provvedimenti che riducono le tutele dei lavoratori e non aumentano il potere di acquisto di pensionati e precari, moltissimi cittadini abruzzesi rischiano di rimanere senza strumenti di integrazione del reddito in questa difficile fase di crisi. La Regione deve fare la sua parte e deve imporre al Governo di mettere a disposizione le risorse per garantire alel nostre aziende di accedere alla cassa integrazione”.
Tratto dal Censorino Teatino