Seconde case al mare, a Roseto, riaperte in queste ore da decine di famiglie che hanno lasciano tra sabato e domenica scorsi, le zone rosse del Nord Italia per sfuggire all’isolamento imposto dal Governo centrale per contrastare il coronavirus col rischio di portare il Covid19 in territori in cui l’epidemia finora è stata contenuta. Alcune persone sono ospiti di alberghi cittadini.
E mentre la città sta per “uscire” proprio in queste ore dal periodo di osservazione dopo i primi casi che hanno interessato un’intera famiglia della Brianza, ecco che ripiomba la paura di essere contagiati da chi si è trasferito a Roseto. Il sindaco Sabatino Di Girolamo ha adottato dei provvedimenti a cui attenersi.
La preoccupazione c’è ed è tangibile perché figlia di un’azione scriteriata da parte di chi si è riversato nelle località in cui il virus si è manifestato marginalmente, col rischio ora di dare il via ad una vera e propria epidemia. Il Comune di Roseto ha adottato quelle misure che costringono queste persone a restare in quarantena. In città attivato il servizio gratuito di volontari per la distribuzione di beni di prima necessità, come vettovaglie, spesa.
Inoltre il primo cittadino esorta queste famiglie a comunicare urgentemente alla Asl la loro presenza restando nei loro alloggi, dimostrando senso di responsabilità nei riguardi della comunità che li ospita. Intanto Di Girolamo ha deciso di attivare il Centro Operativo Comunale per far fronte alle possibili emergenze che scaturiranno dalla situazione che si è venuta a creare in queste ultime ore.