Ortona. Sostenibilità, resilienza, ammodernamento della flotta, formazione specifica della marineria, implemento del personale formato di bordo, valorizzazione del pescato, azioni strategiche di marketing e tanti altri sono stati i temi più volte battuti dai referenti presenti oggi al primo tavolo tematico della pesca che si è svolto presso il palazzo Francesco Paolo Tosti in Corso Giacomo Matteotti ad Ortona, organizzato dall’Assessorato Agricoltura e dal Servizio Locale ed Economia Ittica della Regione Abruzzo.
Il primo di quattro appuntamenti utili a fare il punto in maniera approfondita ed esaustiva sul mondo della pesca, acquacoltura, innovazione e ambiente, al fine di programmare al meglio i futuri finanziamenti e gli interventi necessari per lo sviluppo del settore in Abruzzo.
Sulla scia degli Stati Generali della Pesca e dell’Acquacoltura dello scorso 11 febbraio, dunque, e nella nuova strategia che l’assessorato ha inteso avviare nell’ambito dello sviluppo sostenibile che prende il nome di Abruzzo Sostenibile Blue Deal, il tavolo tematico sulla pesca a cui oggi hanno preso parte il dirigente del Servizio Economia Ittica Francesco Di Filippo, il Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale Adriatico Centrale Salvatore Minervino, la Direzione Marittima nella figura del Capitano Sezione Pesca Debora Ferioli e Guardia Costiera , tutti gli stakeholder, le OP (Organizzazioni Produttori), i Co.Ge.Vo (Consorzio per la Gestione e la Tutela della Pesca e dei Molluschi Bivalvi) e le associazioni di categoria che hanno dato voce ad idee di sviluppo per dare inizio ad una nuova era di dialogo con le istituzioni e fissare gli investimenti in funzione della nuova programmazione FEAMPA 2021 – 2027.
“Quello di oggi è il primo di quattro tavoli tecnici che da qui a settembre andremo a sviluppare – dichiara il vicepresidente con delega all’Agricoltura e Pesca, Emanuele Imprudente – un momento di confronto e approfondimento per ridefinire un approccio risolutivo a quelle che sono le principali criticità di un settore che necessita di essere sostenuto. Con i tavoli si apre una nuova fase di ascolto e di preparazione alla nuova programmazione che dovrà essere concertata in base alle reali istanze ed esigenze di tutti gli attori impegnati nel Settore, e soprattutto dovremo lavorare per incentivare il coinvolgimento lavorativo nel settore della pesca”.
Sostanziali gli interventi e gli spunti venuti a galla oggi durante i lavori, che vogliono andare a determinare i provvedimenti da prendere in raccordo con gli operatori, le istituzioni, le università, enti di ricerca, fissare gli obiettivi finali da raggiungere nei vari settori della pesca, decidere quali sono le priorità per definire gli investimenti per le fasi successive di sviluppo FEAMPA 2021-2017, in modo da programmare i bandi in funzione degli obiettivi di fase e finali secondo la capacità di assorbimento degli operatori.
“Questa è una giornata che segue gli Stati Generali della pesca con un’ottica specifica di lavoro e ascolto, per mettere sul tavolo indicazioni e riflessioni – dichiara il dirigente Francesco Di Filippo – certi che gli operatori avrebbero portato un contributo importante per la programmazione dello sviluppo della pesca in Abruzzo. Siamo stati performanti negli anni passati con il FEAMP, e dobbiamo fare ancora meglio con il FEAMPA 21-27. Arriveranno risorse dall’Europa e dobbiamo riuscire a finanziare progetti che possono cambiare il futuro della pesca e acquacoltura in Abruzzo.
Nello sviluppo del FEAMP abbiamo constatato l’esigenza della formazione delle nuove leve, di creare un ricambio di personale su tutte le attività di pesca, la necessità di applicare metodologie che sono state impiegate anche in agricoltura, dove ci sono pacchetti di intervento specifici che hanno favorito l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro. Dobbiamo potenziare la valorizzazione del pescato locale sia verso il consumatore fino alle mense scolastiche in attuazione della strategia europea “Farm to Fork”. È chiaro che dobbiamo fissare gli obiettivi finali e dobbiamo farlo insieme a tutti gli operatori del mare. L’innovazione deve essere al servizio della flotta, del pescatore, per fare in modo che ci sia dialogo tra la Regione, gli operatori e il Ministero. È importante che gli operatori capiscano l’importanza delle aggregazioni e la creazione di organizzazione di produttori”.