Di fronte al risultato delle elezioni la “soluzione non è di sicuro il passo laterale ma aumentare il lavoro e fare in modo che aumenti la cultura del governo e ritrovare anche una struttura valoriale”.
Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso a margine di una conferenza stampa sui fondi del dissesto idrogeologico rispondendo ai cronisti sulla lettera di due assessori della sua giunta, Andrea Gerosolimo e Donato Di Matteo, che hanno rimesso il loro mandato e hanno parlato di una perdita di 180 mila consensi nell’ambito del centrosinistra in Abruzzo.
“Non ho letto la ‘pergamena’ – ha detto D’Alfonso – ma io mi aspetto di leggere una lettera che parli di immissione in ruolo e sono convinto che ci sia scritto”.
“Davanti ad un riordino dello schieramento politico con il rischio che tra Salvini e Cinque Stelle ci sia un ridisegno totale dello spazio politico italiano – ha aggiunto D’Alfonso – non saranno le pergamene ad avere valore”.
Secondo il governatore dell’Abruzzo “ci vuole una grande riflessione che duri sei-otto mesi ma su strutture di fondo dell’offerta politica e dell’offerta culturale”. “Il Pd – ha proseguito D’Alfonso – ha perso 70 mila voti. Gli altri partiti ne hanno persi tanti nel centrodestra e nel centrosinistra. Adesso dobbiamo capire come rimediare davanti a una vicenda che ha dimensioni nazionali ed europee”.
D’Alfonso ha quindi ribadito, come già dichiarato in altre occasioni, “che è stata una violenta battuta d’arresto per quanto riguarda il centrosinistra con numeri che ci sono stati tolti perché quello dei cittadini è stato un giudizio di non conferma di un lavoro nazionale, e come ho già dichiarato, mi prendo tutta la responsabilità a livello regionale. Ma la soluzione a questo – ha evidenziato ancora – non è di sicuro il passo laterale”.