E’ stata inaugurata, oggi, a Verona, il “Sol&Agrifood”, la fiera delle specialità agroalimentari di qualità, che si svolge in contemporanea con il Vinitaly.
L’Abruzzo è presente con 20 aziende ospitate su oltre 300 mq di superficie appositamente allestita, all’interno della quale è stata realizzata anche una piccola saletta destinata alle degustazioni guidate degli oli extravergini e a DOP regionali. Il vicepresidente della Giunta con delega alle politiche agricole, Emanuele Imprudente, ha visitato le aziende abruzzesi e incontrato i produttori.
“La produzione di olio registrata nelle ultime stagioni è stata molto penalizzante per la nostra regione, con perdite superiori anche al 50% della produzione media, che, comunque, risulta essere la quinta regione italiana per quantità, preceduta dalla Puglia, Calabria, Sicilia e Campania – ha osservato Giuseppe Cavaliere, funzionario regionale del Dipartimento per le politiche rurali, nel corso della cerimonia di presentazione -. La vocazione dell’Abruzzo per la coltivazione dell’olivo ha fatto nascere sul territorio la presenza di numerose strutture di trasformazione che in rapporto al territorio e alla produzione sono sempre state in numero piuttosto elevato. Nel 2018 – aggiunge – la produzione di olii d’oliva in Italia è stata solo di 170 mila tonnellate, produzione che non è sufficiente a soddisfare il consumo interno, e pertanto siamo costretti come Paese a importare notevoli quantità di olio, pari a 549 mila tonnellate, soprattutto dalla Spagna che produce 1,70 milioni di tonnellate di olio ogni anno”.
Nel corso degli anni il numero dei frantoi è andato progressivamente diminuendo, nel 1997/98 erano 527, secondo i dati Agecontrol, oggi sono meno di 450, ma, parallelamente, è aumentato per riconversione o per nuove aperture il numero di quelli a ciclo continuo con capacità di lavorazione oraria ben più elevata, cosa che ha consentito di aumentare la qualità degli olii che non presentano difetti organolettici.
Risulta comunque abbastanza stabile il dato sull’autoconsumo che in Abruzzo, storica regione produttrice di olio, si aggira tra il 40 ed il 50%. Sebbene in regione siano presenti 3 olii extravergini di oliva a DOP (Aprutino-Pescarese, Colline Teatine e Pretuziano delle Colline Teramane), occorre sottolineare che “essi – hanno osservato gli esperti – purtroppo rappresentano attualmente solo il 2% dell’intera produzione di olii extravergini regionali”.