Dalla tragedia dell’hotel Rigopiano, con le contemporanee emergenze neve e terremoti, agli incendi dolosi che in estate hanno devastato il monte Morrone.
Il presidente della Corte d’Appello de L’Aquila Fabrizia Francabandera, nella sua relazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario nel distretto abruzzese, ha ricordato che “inevitabilmente” queste vicende sono consegnate “all’attenzione della magistratura che, ancora una volta, in questa terra dei Parchi, protetta eppure fragile nella sua bellezza, è chiamata a svolgere la sua funzione per accertare eventuali responsabilità, di natura commissiva o omissiva che siano, tanto dei privati cittadini, quanto di chi sia investito di funzioni pubbliche nel campo della prevenzione, della gestione delle emergenze, della comunicazione del rischio”. Francabandera ha ricordato che la cerimonia del 2017 “cadde a poca distanza dai giorni terribili dell’emergenza neve e terremoto, dalla tragedia di Rigopiano cui fece seguito il grave incidente di Campo Felice”.
“La Corte di Appello vede quest’anno finalmente aumentato il suo organico di 2 unità e di questo dobbiamo essere grati al ministero che, pur avendo in un primo momento ravvisato l’esigenza di un solo consigliere in più, ha poi evidentemente condiviso le valutazioni puntuali che il Consiglio Giudiziario ha formulato”. Lo ha detto la presidente della Corte d’Appello di L’Aquila, Fabrizia Francabandera, nel suo intervento nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, nella quale, per la prima volta rispetto agli anni recenti, non sono stati diffusi dati allarmanti sugli organici.
“Oggi l’organico del distretto è quindi pari a 146 magistrati giudicanti, di cui 123 in servizio con una scopertura del 15,75%, pari a 23 vacanze, che sacrifica purtroppo la capacità di lavoro degli uffici”. “La magistratura requirente vede, invece, 53 presenze e una sola vacanza. In Corte d’Appello la pianta organica, di 27 magistrati, vede una scopertura di 4 posti, per 3 dei quali, però, sono già stati nominati i nuovi consiglieri – ha aggiunto ancora – Aumenta ovunque, più negli uffici giudicanti che in quelli requirenti, la percentuale femminile”.