Leggo che il ministro degli Interni Salvini non intende far rispettare – come gli competerebbe – la legge sull’Election Day.
Invece di imporre il rispetto di una legge in vigore dal 2011 Salvini dichiara che prende atto della volontà della Regione Abruzzo.
Questa spregiudicatezza del governo costerà alle casse della Regione 6 milioni di euro che potremmo risparmiare e inoltre la lesione dei diritti democratici dato che con queste condizioni metereologiche alcune liste molto probabilmente non saranno in grado di raccogliere le firme.
Dato che è sempre più evidente l’assurdità di questo spreco di denaro pubblico e dello svolgimento della campagna elettorale nel periodo più freddo dell’anno invitiamo il Presidente vicario Giovanni Lolli e la Presidente della Corte d’Appello Fabrizia Ida Francabandera ad assumere l’iniziativa spostando la data delle elezioni.
Salvini dice che farà quel che chiede Abruzzo.
Bene lo prendano in parola. Sono loro che devono esprimersi a nome dell’Abruzzo.
La data del 10 febbraio è stata fissata sotto la spada di opposizioni come quella di centrodestra che 5 anni fa allungarono la legistatura di quasi 6 mesi per fare Election Day spostando la data da novembre a maggio. Sono quindi privi di legittimazione morale nel criticare una decisione che qualsiasi cittadino di buonsenso condivide.
Invitiamo il Presidente Lolli e la presidente Francabandera a un atto di coraggio civile che salvaguardi la dignità dell’Abruzzo.
Il ministro degli interni non potrà che avallare la decisione.
Quei 6/7 milioni di euro vengano utilizzati per aiutare disabili e categorie svantaggiate invece di bruciarli sull’altare della demagogia.
Maurizio Acerbo