Agir, i sindaci abruzzesi chiedono il rinvio della seduta di insediamento

Chieti. Sono oltre 60 i Sindaci dei Comuni abruzzesi che hanno sottoscritto una nota inviata al Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e al commissario straordinario dell’AGIR, Piergiorgio Tittarelli, con la quale chiedono il rinvio della seduta di insediamento dell’assemblea dei sindaci per la costituzione dell’AGIR convocata per il 31 maggio. Lo rende noto il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, tra i promotori dell’iniziativa.

 “Diversi Comuni della Regione, nelle prossime settimane, saranno chiamati al voto per l’elezione dei nuovi Sindaci – precisa il Sindaco Di Primio – Chiamare a decidere su questioni così importati per l’intero Abruzzo amministratori che, nel volgere di una settimana, potrebbero non più ricoprire il ruolo di primo cittadino, indebolisce il significato del predetto voto. A ciò si aggiunga che la città di Teramo, al momento, è amministrata da un Commissario e, quindi, verrebbe a mancare, nella costituenda Assemblea, la reale espressione di rappresentanza di uno dei quattro capoluoghi abruzzesi. La scadenza elettorale che vedeva coinvolti numerosi Comuni, facciamo notare, fu motivo di rinvio dell’Assemblea anche lo scorso anno”.

“Vi sono poi altri aspetti, non secondari, che rendono più che auspicabile, necessario, il rinvio della riunione. Mancano regole chiare sulle modalità di votazione per poter procedere alla elezione del Presidente e dei componenti del Consiglio Direttivo, nonché alla nomina del Direttore Generale e del Revisore unico dei conti – aggiunge il Sindaco – Inoltre, al fine di verificare la regolarità della convocazione dell’Assemblea, chiediamo di conoscere il numero ed i nominativi dei Comuni che hanno approvato lo Statuto dell’AGIR ed il relativo Schema di Convenzione. Infine, nulla viene detto della normativa regionale in merito al principio della rappresentanza di genere che così stando le cose, non verrebbe garantita. Per queste principali ragioni, chiediamo di posticipare la riunione di insediamento dell’AGIR. Ove non fosse accolta la nostra richiesta, saremmo costretti a percorrere tutte le strade per garantire il pieno diritto di rappresentanza e partecipazione dei Comuni”.

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