Abruzzo. “Abbiamo chiesto invano da settimane al Governo regionale di capire quante risorse potevano essere riprogrammate, al fine di ricavare un tesoretto da conservare e destinare a famiglie e imprese in balìa dei rincari del costo dell’energia, ora veniamo a sapere che ci sono oltre 70 milioni di euro di risorse che rischiano di non raggiungere le obbligazioni giuridicamente vincolanti.
Potevano essere riprogrammate con tempo per fronteggiare le fatiche della comunità con interventi diretti e indiretti a famiglie e imprese? Ce lo chiediamo perché ogni fondo a disposizione diventa prezioso e non possiamo permetterci di lasciarli inerti o, peggio, di perderli con l’imminente disimpegno al 31 dicembre”, così il capogruppo e il consigliere PD Silvio Paolucci e Dino Pepe, che chiede maggiore chiarezza sulle risorse utilizzabili per sostenere la comunità.
“Una domanda legittima, perché alle famiglie e alle imprese servono sostegni più importanti di quelli arrivati dopo la bocciatura della nostra risoluzione e a fronte di un emendamento, da noi presentato, che chiedeva un impegno possibile e molto più consistente – incalzano Paolucci e Pepe – questo rispetto alle possibilità che la Regione Abruzzo ad oggi ha, ma di cui, forse, non ha piena cognizione. Ci troviamo di fronte a risorse che sicuramente rischiano di essere disimpegnate a breve, ora una risposta sul loro possibile impiego allo scopo è urgentissima. Alla nostra precisa richiesta, inoltrata settimane fa, di sapere che bacino economico poteva esserci a disposizione, non è arrivata alcun riscontro, se non quella che più che un minimo di manovra c’era. Il problema vero è che forse, a questa maggioranza di sostenere la comunità con azioni concrete importa davvero poco e di perdere o lasciare giacenti risorse, importa anche meno”.