L’Aquila. Botta e risposta in consiglio regionale, svoltosi nel pomeriggio di oggi, sulla riforma dello Statuto regionale. A scatenare la polemica l’introduzione della figura del Sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, carica che assegnata al consigliere Camillo D’Alessandro.
“Il Sottosegretario alla presidenza della Giunta deve essere una figura dotata di una straordinaria pariteticità all’interno del governo regionale”. Ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso durante la seduta. “Deve avere – ha aggiunto – un vincolo di grande fiducia con il presidente, ma anche con l’intera componente governativa e deve avere tutte le prerogative e le condizioni per operare al meglio. Perché – ha sottolineato D’Alfonso – la riforma nazionale ha ridotto il numero degli assessori e dei consiglierei regionali ma non ha affatto ridotto la complessita’ delle competenze regionali e la complessita’ della societa’. Da qui la nostra idea di governo: un Sottosegretario, che sia un consigliere regionale e che non produca ulteriore spesa a carico del bilancio regionale, che sia di ausilio al Presidente e all’intera Giunta”.
“E’ chiaro che D’Alfonso vuole modificare lo Statuto della Regione Abruzzo per ‘sistemare’ Camillo D’Alessandro, per ritagliargli un ruolo nell’esecutivo ed affidargli alcune deleghe come Trasporti e Infrastrutture che il Presidente si è tenuto per sé, superando il limite di sei assessori che impone lo Statuto. D’Alessandro verrebbe ad essere a tutti gli effetti il settimo assessore in quanto parteciperà ai lavori della giunta e avrà gli stessi impegni degli altri assessori”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia, Gianni Chiodi, in seguito alla richiesta della maggioranza di modifica dell’articolo 44 dello Statuto e dell’introduzione dell’articolo 46 bis, che istituisce la figura del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta. “Tale figura, puntualizza Chiodi, non è prevista dalla Costituzione e non ne vedo la necessità di istituirla in Abruzzo. Camillo D’Alessandro è già un Consigliere regionale e se vorrà essere utile alla comunità abruzzese potrà farlo anche senza ulteriori incarichi. Il Presidente D’Alfonso ha già sei assessori, un direttore generale, un sottosegretario alla presidenza, sei direttori regionali e una ottantina di dirigenti oltre che uno staff di presidenza, stretti collaboratori scelti da lui proprio ‘per l’ascolto e la vicinanza alla gente abruzzese’, quindi – ha concluso il Consigliere regionale Gianni Chiodi – non ha bisogno di creare una poltrona in piu'”.
Il Capogruppo del M5S, Sara Marcozzi, interviene sulla proposta di modifica dello Statuto della Regione Abruzzo, affrontato oggi in Aula. “Il M5S non ci sta a fare da cavallo di Troia per l’istituzione della figura del sottosegretario alla Presidenza della Giunta. La proposta di legge originariamente spacciata come ‘inclusione delle opposizioni’ e istitutiva di un nuovo segretario all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è diventata, in Commissione, tutt’altro: istituzione del Sottosegretario alla Giunta e la possibilità discrezionale e indiscriminata di convocare Giunte itineranti, di fatto, istituendo e legittimando una continua campagna elettorale. Nella seduta odierna del Consiglio regionale il M5S ha rinunciato al posto-contentino di Segretario nell’Ufficio di Presidenza ritirando gli emendamenti, e esprimendosi contro e coerentemente, l’istituzione del sottosegretario. Altre sono le riforme che occorrono agli abruzzesi, vedremo come si comporteranno maggioranza e centrodestra sulla discussione e votazione della pdl presentata dal M5S sul dimezzamento degli stipendi dei consiglieri”.
“La maggioranza ha perso, oggi, l’occasione di tradurre nei fatti quanto proclamato a gran voce sugli intendimenti della nuova azione di governo”. Così il consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, ha commentato la dichiarazione di voto espressa dal gruppo di maggioranza nella seduta odierna del Consiglio sulla risoluzione riguardante il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Regionale. “IL DPEF – ha commentato Mercante – e’ uno strumento di importanza fondamentale per l’intera attivita’ della Regione giacche’ consente di individuare e di illustrare i programmi e gli interventi da realizzare e le risorse necessarie per farlo. Non a caso la legge individua il 5 ed il 30 settembre quali termini ultimi per la presentazione e per la approvazione del documento. Ed e’ proprio in considerazione della rilevanza di tale strumento strategico che, con la nostra risoluzione, abbiamo voluto sollecitare il Consiglio ad approvare il DPEFR nei tempi normativamente previsti cercando di scongiurare la prassi, ormai consolidata nelle ultime legislature, di presentare tale documento quasi contemporaneamente agli altri strumenti finanziari riducendolo ad un adempimento meramente formale. Ritenevo scontata da parte del presidente D’Alfonso e dei Consiglieri di maggioranza una conferma alla volonta’, espressa nel programma di governo, di cambiamento rispetto al passato. Fino a qualche giorno fa, infatti, il Presidente evidenziava l’importanza del DPEFR e la necessita’ di sottoporlo non solo alle valutazioni del Consiglio regionale ma addirittura delle parti sociali e dei cittadini al fine della costruzione di un programma amministrativo chiaro e condiviso. Oggi, in Consiglio, proprio quando avrebbe potuto dimostrare una inversione di rotta rispetto alle precedenti amministrazioni, ha bocciato la mia risoluzione. Mi auguro – ha concluso Mercante – che malgrado quanto accaduto oggi nell’assemblea consiliare, vengano comunque rispettati dal Presidente e dalla maggioranza gli impegni presi e che si riesca, finalmente, a restituire al DPRFR quel ruolo strategico di programmazione che, finora, gli e’ stato negato”.
PROROGATI I TERMINI PER L’ADEGUAMENTO SISMICO: IL CONSIGLIO APPROVA IL PROGETTO DI LEGGE DI MARIANI E PIETRUCCI
Il Consiglio Regionale nella seduta di ieri ha approvato il progetto di legge 10/14, licenziato questa mattina dalla I Commissione Consiliare, in cui è contenuta la proroga dei termini per l’adeguamento sismico (L.R. 28/11) al 31 dicembre 2014. Accogliendo le richieste pervenute da più parti, si è ritenuto doveroso spostare a fine anno l’entrata in vigore delle disposizioni contenute nella legge regionale. “E’ un atto dovuto – commenta il consigliere Pierpaolo Pietrucci – per avere il tempo necessario a prevedere tale adeguamento normativo”. Province e comuni avevano già in passato fatto sentire la loro voce, in quanto tra i primi destinatari di istanze e dunque costretti ad un carico di lavoro che avrebbe messo in crisi i loro uffici. “E’ una misura necessaria in questo frangente – incalza il Capogruppo Mariani – ma abbiamo intenzione di rivedere la legge 28/11. Così come concepita, risulta tendenzialmente inapplicabile e sulla scorta di quanto ha recentemente previsto il governo nazionale nella normativa di riferimento, dobbiamo dotare anche l’Abruzzo di procedure snelle e semplificate.” Anche il collegio dei geometri qualche settimana fa aveva fatto sentire la propria voce, paventando un ingessamento delle procedure con pesanti ripercussioni a carico del settore edilizio. “Il Consiglio Regionale è intervenuto tempestivamente per prendere tempo – conclude Mariani – ma ho intenzione di convocare gli Uffici competenti nonché gli ordini professionali della Regione, per discutere con loro della strada da perseguire per dare finalmente attuazione a questa legge”.