Pescara. Torna davanti al gup del Tribunale di Pescara il procedimento a carico del deputato Pdl Fabrizio Di Stefano relativo alla vicenda riguardante l’inchiesta su rifiuti, che il 22 settembre 2010 porto’ all’arresto dell’ex assessore regionale alla sanita’ e attuale consigliere regionale Pdl Lanfranco Venturoni e Rodolfo Di Zio.
Lo ha deciso, oggi, il Tribunale collegiale di Pescara, nel corso della prima udienza riguardante l’inchiesta sui rifiuti. I giudici hanno accolto l’eccezione sollevata dall’avvocato Massimo Cirulli, difensore del parlamentare Di Stefano, che ha sostenuto la nullita’ del decreto che dispone il giudizio. Gli atti riguardanti Di Stefano sono stati quindi rinviati al gup che dovra’ invitare il pm a riformulare il capo di imputazione. Inoltre durante l’udienza di oggi sono state sollevate delle eccezioni anche dai difensori degli altri imputati, ma sono state respinte. Oltre a Venturoni, tra gli imputati figurano gli imprenditori Rodolfo e Ferdinando Di Zio. La vicenda giudiziaria ruota attorno alla realizzazione a Teramo di un impianto di bioessiccazione.