Chieti. “In una vasta fetta del territorio provinciale, che dai comuni di Bellante, Campli e Mosciano sale verso la provincia di Ascoli toccando Sant’Omero, Nereto, Corropoli, Tortoreto, Torano Nuovo e Controguerra fino a un lembo della marchigiana Spinetoli, sarà possibile cercare petrolio e gas”.
Lo denunciano in una nota Comitato per la difesa della Riserva del Borsacchio,Coordinamento nazionale No Triv-sezione Abruzzo, Italia Nostra Abruzzo, Legambiente Abruzzo, Wwf Abruzzo, che proseguono: “Si tratta del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato ‘Colle dei Nidi’, accordato il 12 luglio scorso dal ministero dello Sviluppo economico. La nostra regione rischia di essere compromessa per sempre da queste scelte messe in campo dal governo. In tutta l’Europa al contrario si ragiona in termini di sviluppo sostenibile, cercando di promuovere e valorizzare l’ambiente e le varie peculiarità territoriali, cosa che si dovrebbe fare anche in Abruzzo. ‘Colle dei Nidi’ è solo una piccola parte di quel distretto minerario in cui, secondo i piani, dovrà trasformarsi l’Abruzzo, rivolgo un appello a tutta la classe politica regionale e ai parlamentari abruzzesi affinché si scongiuri che tutto ciò possa avvenire in una terra come l’ Abruzzo dove l’economia è basata essenzialmente su agricoltura e turismo. La classe politica regionale tutta dovrebbe muoversi a tutela di una regione che ha il dovere di tutelare con tutte le sue forze il grandissimo patrimonio naturale di cui è in possesso”.