Pescara. La giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alle Politiche Agricole Mauro Febbo, ha approvato il Bando pubblico per l’attuazione della Misura 223 del Programma di Sviluppo Rurale relativo a “Imboschimento di superfici non agricole”.
“Attraverso l’attivazione della 2.2.3, che prevede un impegno finanziario totale di oltre 5 milioni di euro – spiega l’assessore Febbo – la Regione si propone di perseguire e realizzare gli obiettivi previsti nell’Asse 2 del Psr favorendo, mediante interventi di imboschimento, l’utilizzo a fini forestali di superfici non agricole e di terreni agricoli incolti. Ciò al fine di incrementare il patrimonio forestale regionale e contribuire al tempo stesso a garantire il raggiungimento di importanti obiettivi quali la conservazione e l’incremento della biodiversità; la tutela del territorio con particolare riferimento alla risorse suolo (riduzione del rischio idrogeologico e difesa contro l’erosione); la protezione ambientale e la prevenzione delle calamità naturali; la riduzione dei gas serra e la lotta ai cambiamenti climatici (miglioramento del ciclo globale del carbonio attraverso l’aumento dell’assorbimento della CO2 e il suo stoccaggio in biomasse forestali); il miglioramento del paesaggio”.
La Misura si concretizza nell’erogazione di benefici finanziari finalizzati alla realizzazione di 4 tipologie di intervento, volte a costituire popolamenti forestali in equilibrio con le condizioni ambientali della stazione e con i complessi boscati naturali circostanti. E’ prevista l’utilizzazione di specie autoctone, adeguate alle condizioni stazionali (clima, suolo esposizione ecc.) anche in riferimento ai documenti e alle cartografie esistenti e allo studio dei popolamenti circostanti. Le tipologie di intervento sono 4: realizzazione di imboschimenti permanenti a funzioni multiple; realizzazione di imboschimenti nelle aree periurbane di Comuni con maggiore densità abitativa/produttiva); realizzazione di impianti arborei con funzione di filtro antinquinamento e di schermatura; realizzazione di impianti puri o misti di piante forestali micorizzate (impianti tartufigeni). Per le prime 3 tipologie l’estensione minima della superficie di intervento deve essere di 0,5 ettari /5.000 mq), mentre la superficie massima è stabilita in 30 ettari. Per la quarta tipologia l’estensione massima è fissata a 5 ettari. Per tutte le tipologie il periodo di impegno ha durata pari a 15 anni. Per le prime tre tipologie l’importo massimo del contributo per le spese di impianto è pari a € 6.500/ettaro, mentre per gli impianti tartufigeni (quarta tipologia) il contributo massimo è di 5.000 euro ettaro. Ad usufruire degli aiuti previsti dal Bando sono ammessi sia i soggetti privati (persone fisiche e giuridiche, associazioni) sia i soggetti pubblici (Comuni, Unioni di Comuni ecc.).