Dall’Abruzzo c’è l’ok ad accogliere i rifiuti di Roma per 90 giorni e per una quantità massima di 39mila tonnellate, distribuite su tre strutture: Chieti, Sulmona e Aielli.
Lo prevede la delibera n.1 del 2018 approvata dalla Giunta regionale abruzzese, relativa all’accordo di programma tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio. C’è quindi il via libera da parte della Giunta, ma a determinate condizioni illustrate dal governatore Luciano D’Alfonso a margine della riunione.
Condizioni. Arrivo di ulteriori elementi infomativi in lavorazione dall’Ama, relativi, ad esempio, al “numero di passaggi quotidiani di trasporto che impatteranno sulla viabilità minore”; monitoraggio da parte dell’Agenzia regionale d’Abruzzo per la tutela ambientale (Arta) per la verifica della qualità dell’aria nei tre luoghi individuati; riunione con i sindaci dei tre Comuni, con le tre aziende e con Ama per un “protocollo di perfetta collaborazione” finalizzato ad “allineare i linguaggi collaborativi”; aggiornamento, al termine dei 90 giorni, sulla “capacità riorganizzativa del ciclo dei rifiuti di Roma”. Queste, tra l’altro, le condizioni poste dalla Giunta abruzzese per poter accogliere i rifiuti di Roma, come deliberato oggi dalla Giunta regionale.
” In ogni caso la delibera”; spiega il Governatore, “assumerà efficacia solo dal momento in cui si conoscerà l’esatto numero dei passaggi sul territorio abruzzese dei mezzi deputati al trasporto in discarica ed al successivo trasferimento dei rifiuti trattati.
Inoltre abbiamo stabilito di affidare all’ARTA il monitoraggio della qualità dell’aria nelle aree interessate da queste operazioni. Infine, abbiamo deciso di convocare in Regione una riunione a stretto giro con i sindaci dei Comuni interessati e con i gestori degli impianti di smaltimento coinvolti.
Si tratta di una delibera verità, perché sono chiarite le quantità rispetto alle cifre circolate in questi giorni: si tratta di 39mila tonnellate, aggiuntive rispetto a quelle già conferite dalla città di Roma dal 2014. Verità perché si chiariscono i tempi: si tratta di un’autorizzazione limitata a 90 giorni. Verità perché la disponibilità riguarda esclusivamente il trattamento dei rifiuti, e in questo senso è un’operazione di soccorso istituzionale”.