Sono 21 abruzzesi i componenti della lista Fratelli d’Italia presentata oggi a Pescara. Ad intervenire, l’assessore regionale Paolo Gatti, che nelle scorse settimane ha lasciato il Pdl per la nuova formazione politica e ora si candida alla Camera dei deputati. Gatti ha aperto il suo intervento cavalcando la polemica che infuria da qualche giorno nel Pdl.
“Pescara” ha detto “è stata umiliata dalle scelte romane di quasi tutti gli altri partiti. E’ stata umiliata nella sua storia, nei suoi desideri di rappresentanza territoriale, mentre la nostra lista ha una straordinaria rappresentanza di tutti i territori abruzzesi e anche del pescarese. La scelta è stata difficile, ma coraggiosa e giusta”.
Gatti si è detto, poi, “emozionato” ed ha parlato del “bisogno disperato” che registra di assistere ad un “rinnovamento vero della politica, rinnovamento di volti e metodi e rinnovamento nel centrodestra. La nostra lista è il miglior biglietto da visita di quello che abbiamo voluto costruire e di quello che vogliamo fare per i prossimi anni. Non si possono fare campagne elettorali promettendo di fare ma bisogna dire quello che si è fatto e per questo è opportuno leggere bene i nostri nomi e le nostre storie”.
Per quanto riguarda i risultati raggiunti in Regione, Gatti ha parlato dei frutti delle politiche del lavoro che hanno consentito di passare “da 485mila occupati del gennaio 2009 a 507mila di oggi. Abbiamo già realizzato la detassazione per i giovani che oggi tutti propongono e forse abbiamo una credibilità in più nel dire che possiamo lavorare su questo fronte anche a livello nazionale”.
Gatti pensa ad un “nuovo centro destra” e dice agli elettori che “l’Italia non può essere guidata da una alleanza arcobaleno con dentro Bersani, Vendola, Fini, Casini e Monti, che passerebbero i tre quarti del loro tempo a litigare”.