Il Popolo delle libertà abruzzese perde un pezzo da novanta. Si tratta dell’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, che molla la “creatura” berlusconiana per aderire al partito di Francesco Storace, La Destra.
Un’adesione salutata con entusiasmo dal segretario regionale Luigi D’Eramo, che esalta “la grande moralità, la trasparenza nell’azione amministrativa e la passione” che fanno di Giandonato Morra “un pilastro sul quale la nostra comunità politica può contare”.
Ed è lo stesso Morra a spiegare le ragioni di questo passaggio. “La mia scelta è stata dettata dall’esigenza di chiarezza nelle prospettive politiche per il Paese. Sono contrario all’agenda Monti e questo già lo si era capito dall’approccio che ho nella mia attività istituzionale. Non condivido la deriva delle primarie cosi mal gestite ed alcune indecisioni a livello nazionale. Sono convinto che con La Destra si potrà costruire un grande progetto per un centro destra più attento alle vere problematiche del Paese. Ovviamente continuerò a lavorare a fianco del presidente Gianni Chiodi di cui condivido, cosi come La Destra, l’azione politico/amministrativa regionale. Sono contento di poter operare con il coordinatore regionale Luigi D’Eramo e gli altri quadri dirigenti del partito con cui ho già vissuto gran parte della mia azione politica e nei confronti dei quali mi pongo a loro completa disposizione”.
Soddisfatto anche il presidente de la Destra, Teodoro Buontempo, secondo cui “l’adesione di Morra conferma che nel centrodestra l’unica possibile alternativa allo sfascio morale e politico del Pdl è rappresentato da La Destra. Morra è persona di grandi capacità organizzative, stimato in Abruzzo ma specialmente nella sua provincia di Teramo e nonostante in passato abbia fatto scelte diverse non ha mai abbandonato il riferimento ideale delle nostre radici politiche. Nei prossimi giorni altri personaggi di rilievo, che con me collaborarono a ridare prestigio e consenso politico ad An, si iscriveranno a ‘La Destra’, proprio perché questa diventerà con sempre maggiore forza e consenso elettorale la ‘casa’ nella quale potranno ritrovarsi i militanti che sul territorio seppero combattere la sinistra e rappresentare i diritti dei cittadini”.
Un “ritorno a casa” per il segretario della federazione provinciale Massimo Di Giacinto, “il desiderio e l’esigenza di tornare a lottare per quei principi e quei valori che oggi più che mai vanno difesi e tutelati. Il voler tornare a quelle che sono le origini di un pensiero, di un’idea di Destra, di un percorso di vita iniziato molti anni fa, sono stati più forti del voler salvaguardare la propria posizione e il proprio incarico politico. Atto di vero coraggio, una vera e propria presa di coscienza dettata dalla memoria del cuore, che non dimentica ma che traduce le idee ed i pensieri in azione”.