Il Sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca sottolinea la necessità d’incrementare gli investimenti sulle principali emergenze ambientali della Regione Abruzzo.
“Fondi” fa notare, “che non concessi dal Governo”. Mazzocca ricorda che la Regione Abruzzo si è occupata più volte dei rifiuti spiaggiati, “l’ultima volta è stato nel febbraio di quest’anno quando, dopo l’eccezionale ondata di maltempo di metà gennaio, il problema emerse con forza avendo investito gran parte della riviera abruzzese”. Il Sottosegretario Mazzocca ricorda altresì che “scrissi al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e Fabrizio Curcio, allora Responsabile Nazionale della Protezione Civile, per chiedere loro di inserire, tra i provvedimenti da adottare per fronteggiare la situazione di emergenza, lo stanziamento di un milione e mezzo di euro da destinare ai Comuni costieri per la raccolta e lo smaltimento della enorme quantità di rifiuti spiaggiati”.
La richiesta non venne accolta e, sulla base di quanto stabilito dal D.Lgs.152/2006, che prevede che tali rifiuti siano classificati come rifiuti urbani, tocca ai soli Comuni costieri l’onere di sopportare il peso della loro raccolta e smaltimento. In base ad una circolare emanata dalla Regione Abruzzo nel 2014, si stabiliva che per i materiali lignei il Comune poteva emanare un’ordinanza che autorizzava i privati a raccoglierli per proprio utilizzo al fine di evitare il loro conferimento in discarica, mentre per i materiali litoidi si prevedeva la possibilità di depositarli nella zona di rispetto di 150 metri contigua alla foce delle aste fluviali: “tutto ciò”, commenta Mario Mazzocca, “lungi dall’essere risolutivo, potrebbe aiutare a ridurre la quantità di materiale da trattare”.
“In fase discussione dei documenti di previsione finanziaria, come già fatto negli anni scorsi continuerò a sottoporre all’attenzione della maggioranza la necessità d’incrementare gli investimenti sulle principali emergenze ambientali della nostra Regione, a partire dalla creazione di un fondo di rotazione per la bonifica delle discariche per arrivare, infine, alla questione appena esposta dei rifiuti spiaggiati”.