Le Regioni Abruzzo, Lombardia, Basilicata, Emilia Romagna e Piemonte hanno sottoscritto oggi, nella sede della Cassa Depositi e Prestiti, a Roma, la convenzione che definisce le modalità operative del Fondo Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra.
Al lancio dell’iniziativa, che prevede finanziamenti complessivi per circa 600 milioni di euro in tre annualità e che si è sviluppata grazie ad una sinergia tra i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, la stessa Cassa Depositi e Prestiti, l’ABI (l’Associazione Bancaria Italiana) e le cinque Regioni aderenti, erano presenti anche il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, e quello per l’Ambiente, Corrado Cini, oltre al presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini.
Per la Regione Abruzzo c’era anche il direttore della presidenza, Antonio Sorgi.
“Si tratta di un passaggio fondamentale” ha commentato Gianni Chiodi “che testimonia, una volta di più, l’attenzione del governo regionale alle tematiche ambientali in generale e al risparmio energetico ed alla lotta all’inquinamento nello specifico. In particolare, gli sforzi sono rivolti al perseguimento degli obiettivi del 20-20-20 fissati dall’Unione europea. Una scelta di campo che abbiamo sposato fin dal momento dell’insediamento e che auspichiamo ci possa portate, nel 2015, al raggiungimento del traguardo del 51 per cento di consumi di energia prodotta da fonte rinnovabile”.
I finanziamenti rientranti nel Fondo Kyoto saranno a disposizione di privati, associazioni, aziende e soggetti pubblici ed avranno un tasso agevolato pari allo 0,50 per cento annuo, una durata compresa tra i tre ed i sei anni (15 anni per i soggetti pubblici) e rate di rimborso semestrale.
Il beneficiario dovrà recarsi presso una delle banche aderenti alla convenzione Cassa Depositi e Prestiti-Abi per gli adempimenti e la stipula del relativo contratto di finanziamento. Le imprese o gli enti pubblici abruzzesi potranno partecipare alle misure nazionali o regionali. Le misure nazionali sono quattro: motori elettrici (la sostituzione di motori elettrici industriali), protossido di azoto (interventi su cicli produttivi delle imprese che generano acido adipico e delle imprese agro-forestali), ricerca (quella pre-competiviva per lo sviluppo di tecnologie innovative) e la gestione forestale sostenibile. Le misure regionali, invece, sono tre e consentiranno di finanziare l’installazione di impianti di microgenerazione diffusa e di impianti di piccola taglia e di nuova costruzione (rinnovabili) per l’utilizzazione di fonti rinnovabili oltre a favorire il risparmio energetico e l’incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia.
“Al di là dell’entità dei finanziamenti che pure è consistente, considerando che per il 2012 è pari a 200 milioni di euro” ha aggiunto l’assessore regionale all’Energia, Mauro Di Dalmazio “è importante sottolineare l’effetto moltiplicatore che in Abruzzo finirà per generare investimenti per circa 120 milioni di euro. Investimenti che saranno replicati per altre due annualità e che, oltre a contribuire al contenimento dei consumi di energia, porteranno anche ad un efficientamento del patrimonio edilizio esistente”.
A livello centrale, la cabina di regia del Fondo è affidata alla Cassa Depositi e Prestiti mentre la fase istruttoria sarà curata dagli enti di sviluppo o dalle società finanziarie regionali. Nel caso dell’Abruzzo se ne occuperà la Fira, presente a Roma con il vice presidente Agostinelli.
Il click-day, ossia la data prevista per la partenza del bando, è il prossimo 16 marzo.