“Il centro destra non è più in grado di garantire il governo della Regione, la maggioranza non c’è più, tra assenze strategiche, mal di pancia ed irresponsabilità. Oggi, forse per la prima volta nella storia della Regione, il capogruppo di maggioranza è costretto a chiedere il rinvio del Consiglio e della discussione sulla legge comunitaria che, se non approvata entro fine anno, porterà l’Abruzzo a subire la procedura di infrazione da parte della Commissione Europea”.
A darne notizia, in una nota congiunta, sono i gruppi di opposizione Pd, Idv, Sel, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Api, Fli e Udc.
“Non è la prima volta che accade” aggiungono “non ci troviamo di fronte a qualche sporadico incidente di percorso, ormai la situazione è diventata patologica. Siamo allo sfascio. Noi oggi abbiamo votato contro il rinvio per evitare che un altro Consiglio andasse perso, che venissero buttate all’aria diverse migliaia di euro, che si aggiungono a quelle di martedì scorso, inutilmente, senza decidere nulla. Non solo, volevamo lavorare per evitare le possibili sanzioni dall’Europa, in caso di mancata approvazione della legge comunitaria regionale entro l’anno. Ci mancherebbe solo questo all’Abruzzo. I consiglieri del centro destra in Abruzzo non sono solo costosi, ma addirittura inutili e dannosi. Pongano fine a questo scempio e se non sono in grado di garantire i numeri necessari assumano l’unica decisione conseguente: andare a casa”.