Febbo: ‘Abruzzo non rottama cartelle Equitalia’. Replica di Di Nicola

L’Aquila. “Si allunga la lista delle gravi disattenzioni e delle mancanze della Giunta D’Alfonso. Nonostante il Governo centrale abbia provveduto a introdurre la rottamazione delle cartelle Equitalia, la Regione Abruzzo non ha predisposto le delibere propedeutiche e necessarie per regolamentare tale opportunità”.

E’ quanto segnala il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo.

“Un ulteriore segnale di lontananza dalla realtà che vivono quotidianamente i cittadini – aggiunge Febbo – stretti dalla morsa di una crisi economica sempre più stringente, gravati dalle esorbitanti tasse mentre vengono abbandonati al loro destino senza che D’Alfonso e soci si preoccupino delle conseguenze.

Con il DL 22 ottobre 2016 n. 193 convertito nella Legge 1° dicembre 2016 n.225, tramite l’art. 6, sono state introdotte misure per la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016 (bollo auto ecc.) attraverso il pagamento del debito senza corrispondere le relative sanzioni (che arrivano fino al 200%) gli interessi di mora, nonché le somme aggiuntive previste per le irregolarità in materia previdenziale.

L’art. 6-ter dava alle Regioni e agli enti locali la facoltà di consentire la definizione agevolata delle posizioni debitorie derivanti dalla mancata riscossione delle entrate, anche tributarie, conseguenti a provvedimenti di ingiunzione, notificati dal 2000 al 2016, mediante l’esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate.

Insomma un provvedimento giusto che poteva concedere un po’ di respiro ai tanti abruzzesi attanagliati da una crisi lunga che non vede la fine, ed invece le logiche di bilancio non hanno permesso ai nostri corregionali di fruire di questa giusta e sacrosanta opportunità.

“Nessun rappresentante di questa Amministrazione regionale targata Pd e Sel se l’è sentita di verificare la bontà del provvedimento e magari, guardando e analizzando i provvedimenti di Regioni sicuramente più virtuose, in un’ottica di benchmarking , avrebbe notato come la Regione Lombardia abbia colto al balzo tale opportunità tramite la delibera di giunta regionale n° 6104 del 09/01/2017.

Vorremmo poter commentare provvedimenti utili per gli abruzzesi – conclude Febbo – ma da D’Alfonso arrivano solo chiacchiere e tasse, mentre si lasciano i cittadini indifesi a fronteggiare disarmati situazioni gravi ed emergenziali”.


Il Consigliere Maurizio Di Nicola, Presidente della Commissione Bilancio, replica alle critiche di Mauro Febbo sulla rottamazione della cartelle Equitalia. “Per attuare la “rottamazione” delle cartelle Equitalia introdotta dal Governo – spiega Di Nicola – la Regione Abruzzo avrebbe dovuto stanziare 20 milioni di euro.

Quei soldi la giunta D’Alfonso ha preferito destinarli alle verifiche sismiche, piuttosto che all’alleggerimento della posizione di chi non ha pagato una sanzione”.

“La mera strumentalizzazione politica in questo difficile momento – conclude DI Nicola – non giova a nessuno, men che meno agli abruzzesi. Questo è il tempo di agire per la sicurezza degli edifici pubblici, soprattutto quelli adibiti ad uso scolastico, senza alcuna smania di protagonismo”.


FEBBO: ‘Di Nicola parla d’altro’

Sulla rottamazione delle cartelle di Equitalia, il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo replica così alle osservazione del presidente della Prima Commissione, Maurizio Di Nicola: “Il Presidente Di Nicola forse parla di altro o meglio il suggeritore non è preparato in materia fiscale e di bilancio.

Nessuno stanziamento, tant’e che il Governo nella Legge Finanziaria ha previsto un maggior gettito, in entrata (n.b.), di 4,5 miliardi di euro per la rottamazione delle cartelle Irpef, IRES ecc.

Se leggesse la Delibera della Regione Lombardia, peraltro indicata nel comunicato, noterebbe che non c’è alcun impegno di spesa in quanto trattasi di residui, non mi risulta che gli uffici abbiamo abbiano di anno in anno aumentato le imposte non riscosse delle sanzioni anche perché oscillano temporalmente.

Il problema è che questo Governo regionale e la sua maggioranza di centrosinistra sono sordi alle istanze degli abruzzesi. Purtroppo decine di migliaia di famiglie sono sul “lastrico” per aver perso il posto di lavoro o per la crisi che persevera mentre non si ha il coraggio di far elaborare dagli uffici competenti uno studio per accertare la reale morosità sul bollo auto, principale imposta evasa.

Al contrario si è preferito mandare in pensione anticipata 178 dipendenti e “sperperare” 2,5 milioni di euro per poter annunciare prossime assunzioni. Peggio della Prima Repubblica”.

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