I guasti alla rete dell’alta tensione di Terna “si devono alle eccezionali condizioni di maltempo e, in particolare, a un fenomeno preciso, vale a dire alla neve umida che, ghiacciando, si attacca ai sostegni e ai conduttori di energia e appesantisce le strutture”.
Lo ha spiegato l’ad di Terna Rete Italia, Pierfrancesco Zanuzzi. In pratica, spiega Zanuzzi, il filo elettrico “si appesantisce, si avvicina al terreno e agli alberi, generando una scarica elettrica e segnalando così la linea come guasta: occorre quindi andare sul posto, con tutti i problemi di viabilità di questi giorni, e rimuovere il manicotto di ghiaccio”. Il problema, insiste Zanuzzi, sta quindi nelle condizioni meteo: “la durata, l’entità, l’ampiezza del territorio e la qualità delle precipitazioni sono da ritenersi del tutto eccezionali”, sottolinea. Terna esclude quindi una specifica fragilità della rete abruzzese che, spiega l’ad, “è stata costruita secondo gli stessi criteri del resto d’Italia”.
“Poi però – hanno proseguito – il 17 gennaio abbiamo avuto nuovamente 160mila disalimentazioni soprattutto nelle province di Pescara, Teramo e Chieti. Il 18 gennaio siamo poi scesi a 90mila disalimentazioni. Ad oggi, 19 gennaio, abbiamo 82mila clienti senza energia che contiamo già nella serata di ridurre arrivare a 55mila. Abbiamo in campo 400 mezzi e 1400 uomini che lavorano ininterrottamente per riportare la situazione alla normalità che speriamo possa arrivare al più presto”.
Gallo e Fioriti hanno poi spiegato quello che è accaduto: “Si è trattato di quello che tecnicamente vengono definiti guasti diffusi che hanno interessato più zone della Regione con il crollo sotto il peso della neve di cavi della media e alta tensione, di reti abbattute da alberi crollati e dalla formazione di manicotti di ghiaccio sugli impianti. I danni sono stati ingenti ma da subito ci siamo messi all’opera, sotto il coordinamento della Protezione Civile”. “Stiamo parlando di situazioni eccezionali che hanno poi visto una grande difficoltà anche dei nostri uomini a muoversi in zone dove era difficile arrivare a causa delle strade innevate”.
Sul fatto che dopo meno di due anni da una forte ondata di maltempo, ci siamo stati gli stessi problemi avuti con l’erogazione di energia elettrica, Fioriti ha aggiunto che: “Le condizioni degli ultimi giorni sono state ancora più eccezionali di quelle del 2015. Crediamo che a fronte di una situazione che forse mai si era verificata in Abruzzo, è stata data la risposta migliore possibile, senza ovviamente nascondere i disagi che hanno vissuto tanti cittadini”. I due dirigenti dell’Enel hanno poi parlato degli investimenti fatti e di quelli futuri: “In Abruzzo abbiamo investito 210 milioni.
Il 5% di quello che investiamo in cinque anni in Italia, ovvero 7,6 miliardi. Investimenti che hanno prodotto risultati considerando che nel 2015 abbiamo avuto una media di 55 minuti annui di interruzione dell’erogazione di energia, a fronte dei 43 minuti del 2016″. Previsti rimborsi automatici ai clienti, così come previsto dalla Autorità dell’Energia Elettrica, con una forbice che dai trenta euro va ai trecento euro.