E’ stata pubblicata sul BURA Speciale N° 162 del 28 Dicembre 2016 la Legge Regionale n. 42 del 27/12/2016, relativa alla “Istituzione Rete Escursionistica Alpinistica Speleologica Torrentistica Abruzzo (REASTA) per lo sviluppo sostenibile socio-economico delle zone montane e nuove norme per il Soccorso in ambiente montano.”
La legge è quindi esecutiva dal 29 dicembre e, entro novanta giorni dall’esecutività, dovrà essere emanato un regolamento attuativo
La norma definisce la Rete Escursionistica, Alpinistica, Speleologica e Torrentistica Abruzzo (REASTA) come l’insieme dei sentieri, percorsi, anche attraverso grotte e torrenti, vie ferrate, vie di arrampicata alpinistica e sportiva, tratturi, ippovie, piste ciclabili e piste mountain biking, itinerari free ride, che, ubicati al di fuori dei centri urbani, dotati di specifica segnaletica, orizzontale e verticale ed inseriti in apposito archivio, consentono le attività escursionistiche, alpinistiche, speleologiche e torrentistiche.
Tra gli articoli della legge anche uno sul soccorso alpino e speleologico (articolo 11) che stabilisce la compartecipazione alle spese di soccorso da parte dell’utente trasportato, se l’intervento è richiesto da quest’ultimo o e riconducibile allo stesso, nel caso non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso, con aggravio qualora si ravvisi un comportamento imprudente.
Questo articolo è stato oggetto, nei giorni scorsi, di plausi e critiche, dividendo gli appassionati di montagna tra chi teme che l’introduzione della compartecipazione alle spese di soccorso diminuisca la sicurezza e chi, al contrario, afferma che diminuiranno i comportamenti imprudenti.
In ogni caso è stato colmato un vuoto legislativo per quanto riguarda l’escursionismo, sia a piedi, che sugli sci, a cavallo, in bici, ecc., in ambienti montani, e si spera che il relativo regolamento venga emanato in tempi brevi.