Ambientalisti Abruzzo: ‘Fondi ridotti alle riserve, Sirente-Velino a rischio chiusura’

L’Aquila. “La Regione vara un bilancio contro la natura”. Cosi’ WWF, Ambiente e/e’ Vita, Legacoop Abruzzo e Legambiente.

“Non è servito a molto – affermano le associazioni – il presidio permanente, avviato ieri con una manifestazione davanti i cancelli del Consiglio regionale, dalle associazioni ambientaliste, dai rappresentanti delle Riserve regionali e del Parco Sirente-Velino con la partecipazione delle comunità locali la cui economia è sostenuta, spesso in maniera considerevole, proprio dalla presenza delle aree protette.

La incontro in conferenza dei capogruppo alla presenza degli assessori al bilancio Paolucci e ai Parchi Di Matteo, richiesto dai manifestanti e sostenuto dai consiglieri del M5S, è servito solo a ribadire che la Regione opererà tagli lineari e quindi – proseguono – non garantirà neppure il mantenimento del già inadeguato contributo assegnato per il 2016 e che anzi la definizione ultima dei capitoli di bilancio avverrà soltanto a gennaio, per cui non si possono escludere ulteriori tagli.

Questo nonostante siano stati spesi pochi giorni fa svariati milioni con gli ennesimi interventi ‘a pioggia’, fuori da ogni programmazione e nonostante la evidentemente finta scelta di perseguire la immagine di ‘regione verde da Europa’”.

Gli ambientalisti, inoltre, evidenziano che “da quello che è emerso a ma non ci sono certezze in proposito – la importo della intero capitolo per le aree protette sarebbe di 2.400.000 euro, di cui 1.600.000 per le Riserve e 800.000 per il Parco Regionale, fatta salva la possibilità di un ulteriore ribasso.

Un ennesimo taglio che, se confermato, porterebbe il Sirente-Velino alla chiusura e le Riserve pericolosamente vicine alla soglia della sopravvivenza. Le richieste – aggiungono – erano per un ben più cospicuo finanziamento (2.450.000 euro alle Riserve, 1.250.000 euro al Parco) e, soprattutto, per una programmazione triennale che non costringa piu’ i gestori delle aree protette a una perenne precarietà” .

“A fronte di questa inaccettabile situazione – concludono le associazioni ambientaliste – chiamiamo alla mobilitazione gli amministratori locali e i cittadini e chiediamo a tutti i consiglieri regionali di esprimere con il loro voto dissenso verso scelte che penalizzano la ambiente e il territorio”.

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